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Innovazione sociale

Vicenza protagonista della sperimentazione della riforma sulla disabilità

La provincia diventa laboratorio regionale per un sistema integrato e personalizzato, al via dal 30 settembre il nuovo modello

Foto di repertorio

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Dal 30 settembre 2025, la provincia di Vicenza diventerà un banco di prova nella sperimentazione della nuova riforma sulla disabilità.

L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, sottolinea che si tratta di “una riforma che cambierà il modo di riconoscere e affrontare la disabilità, mettendo al centro la persona e il suo progetto di vita. È un passo decisivo verso un sistema inclusivo, che valorizza le capacità di ciascuno e riconosce i bisogni individuali”. Con l’avvio del nuovo percorso, la provincia diventa “un laboratorio di innovazione sociale al servizio delle persone con disabilità e delle loro famiglie, anticipando i cambiamenti che dal 2027 interesseranno tutto il Veneto”.

La sperimentazione, iniziata il 1° gennaio 2025 in nove province italiane, si estende ora a Vicenza, dove sono attualmente 6.635 le persone seguite dai servizi socio-sanitari e socio-assistenziali. La riforma introduce procedure integrate, personalizzate e coordinate per una presa in carico realmente centrata sulla persona.

Tra le principali novità figurano un nuovo procedimento di valutazione affidato all’INPS, con sedi operative anche a Marostica e Thiene, e una valutazione multidimensionale potenziata che integra aspetti clinici, funzionali e sociali per definire il Progetto di Vita della persona. Saranno inoltre utilizzati strumenti innovativi come il WHODAS, che promuove una visione partecipata della condizione individuale e introduce il principio di accomodamento ragionevole, fondamentale per garantire pari opportunità.

Il percorso coinvolgerà gli Ambiti Territoriali Sociali di Bassano del Grappa, Thiene, Arzignano e Vicenza, le Aziende ULSS 7 Pedemontana e 8 Berica, l’INPS regionale, oltre a scuole, Terzo Settore e servizi per l’inserimento lavorativo. Per monitorare l’implementazione sarà istituito un Gruppo di monitoraggio con il compito di seguire il processo, rilevare eventuali criticità e valorizzare le buone pratiche.

“A fronte di questo significativo percorso di cambiamento – conclude Lanzarin – la Regione sta progettando un piano formativo capillare rivolto a tutti i soggetti coinvolti. La formazione è l’elemento strategico per consolidare la riforma: solo condividendo conoscenze e rafforzando competenze potremo costruire una rete realmente integrata e partecipata, capace di garantire inclusione e pari opportunità a tutte le persone con disabilità”.

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