Likum, incertezza per gli stabilimenti di Ponte di Piave e Oderzo: azienda e sindacati ancora senza accordo

Dopo il ritiro dell’investitore locale, l’assessore regionale Mantovan annuncia l’avvio di un ammortizzatore sociale e conferma il supporto della Regione ai lavoratori

Adamo Chiesa

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27.09.2025 - 11:15

Likum SRL

Si è svolto ieri il tavolo regionale sulla situazione di Likum srl, convocato dall’assessore al lavoro Valeria Mantovan e coordinato da Giuliano Bascetta dell’Unità di Crisi aziendali di Veneto Lavoro. All’incontro hanno partecipato la direzione lavoro regionale, l’azienda con i suoi consulenti, Confindustria Veneto Est e i rappresentanti dei lavoratori della Fiom Cgil. L’incontro segue la conclusione negativa della trattativa per il subentro di un investitore del territorio. Secondo Mantovan, «si consolida, per Likum, la prospettiva di una cessazione delle attività». La parte sindacale ha avanzato alcune proposte in linea con i minimi di consuetudine, richiedendo un ammortizzatore sociale di 12 mesi e un impegno economico pari ai costi di un mancato accordo. L’azienda ha dichiarato di voler avviare una cassa integrazione per cessazione attività fino al 31 dicembre 2025 per i 97 lavoratori attualmente in organico. Una risposta formale alle richieste dei sindacati è attesa entro venerdì 3 ottobre, quando è previsto il prossimo incontro del tavolo regionale. L’assessore ha sottolineato l’importanza delle responsabilità del fondo tedesco Accursia Capital, proprietario dell’impresa fino al 30 luglio, data in cui Likum è stata ceduta alla neocostituita società rumena Fast Effectiv Solution 360 srl. «Auspico che per quella data l’azienda possa fornire una risposta positiva», ha dichiarato Mantovan. La Regione ha confermato la piena disponibilità delle politiche attive del lavoro a sostegno dei lavoratori che dovranno essere ricollocati, in attesa di sviluppi concreti nelle prossime settimane.

L’incontro segue la conclusione negativa della trattativa per il subentro di un investitore del territorio. Secondo Mantovan, «si consolida, per Likum, la prospettiva di una cessazione delle attività». La parte sindacale ha avanzato alcune proposte in linea con i minimi di consuetudine, richiedendo un ammortizzatore sociale di 12 mesi e un impegno economico pari ai costi di un mancato accordo.

L’azienda ha dichiarato di voler avviare una cassa integrazione per cessazione attività fino al 31 dicembre 2025 per i 97 lavoratori attualmente in organico. Una risposta formale alle richieste dei sindacati è attesa entro venerdì 3 ottobre, quando è previsto il prossimo incontro del tavolo regionale.

L’assessore ha sottolineato l’importanza delle responsabilità del fondo tedesco Accursia Capital, proprietario dell’impresa fino al 30 luglio, data in cui Likum è stata ceduta alla neocostituita società rumena Fast Effectiv Solution 360 srl. «Auspico che per quella data l’azienda possa fornire una risposta positiva», ha dichiarato Mantovan.

La Regione ha confermato la piena disponibilità delle politiche attive del lavoro a sostegno dei lavoratori che dovranno essere ricollocati, in attesa di sviluppi concreti nelle prossime settimane.