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Il commento istituzionale

Dal caso Brignano alla difesa del territorio: per Manildo la miglior risposta è mostrare al mondo la vera anima del Veneto

Il candidato presidente del centrosinistra interviene dopo la battuta del comico e sottolinea che indignarsi non basta, servono iniziative concrete per valorizzare bellezza e innovazione delle nostre province

Giovanni Manildo commenta la "boutade" di Brignano

Giovanni Manildo commenta la "boutade" di Brignano

«Indignarsi non basta, serve anche raccontare al mondo il vero Veneto». Così Giovanni Manildo, candidato presidente della Regione per il centrosinistra, commenta il cosiddetto “caso Brignano”, che negli ultimi giorni ha fatto parlare i media nazionali.

Il comico, in una trasmissione televisiva, aveva definito i veneti “ubriaconi”, suscitando immediata reazione da parte del presidente Luca Zaia, che ha difeso la reputazione della regione. «Zaia ha fatto bene a reagire – afferma Manildo – ma fermarsi alla sola indignazione non cambia le cose».

Secondo il candidato, la battuta poco felice del comico evidenzia un problema di lunga data: «Bisogna rimboccarsi le maniche e raccontare al resto d’Italia e del mondo chi siamo davvero: una terra ricca di bellezza, innovazione e cultura. Non siamo i polentoni che certe provocazioni vogliono far credere».

Manildo sottolinea come in quindici anni, nonostante l’impegno di chi ha guidato il Veneto, l’immagine stereotipata della regione fatichi a cambiare: «Occorre più energia e iniziativa per far conoscere le eccellenze di Venezia, Padova, Verona e di tutte le nostre province», conclude.

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