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Calcio. Serie B

Il Padova frena l’Avellino, ma il profumo di vetta resta nell’aria

All’Euganeo finisce 2-2: un primo tempo spettacolare, poi la lotta e la stanchezza. Andreoletti e Biancolino, due idee a confronto

Il Padova frena l’Avellino, ma il profumo di vetta resta nell’aria

Foto di Alessia Longhin

È un pareggio che racconta molto più di quanto dica il tabellino. Padova e Avellino si dividono la posta all’Euganeo (2-2), ma a restare davvero pari sono soltanto le reti segnate. Il campo, invece, ha restituito una sfida tra identità precise, tra due squadre in costruzione ma già dotate di una propria anima.

Da una parte il Padova di Matteo Andreoletti, operaio e concentrato, capace di coniugare umiltà e coraggio. Dall’altra l’Avellino di Biancolino, squadra calda, in forma, lanciata da tre vittorie consecutive ma chiamata a un test di maturità vero. Il risultato? Uno scontro vibrante, acceso da quattro gol in un primo tempo di rara intensità.

Il Padova parte forte, ma l’Avellino risponde

Nel calcio, la fortuna la si costruisce con la fatica. E il Padova lo sa. Pronti via, Sgarbi svetta su tutti e trasforma un corner in un’esplosione di gioia per il pubblico biancoscudato. Passano pochi minuti e arriva il raddoppio: Bonaiuto, con una conclusione di qualità dal limite, sigla il 2-0 che sembra lanciare la serata perfetta.

Ma chi conosce questo Avellino, sa che mollare non è verbo ammesso. Biasci dimezza lo svantaggio con freddezza, poi è Lescanoprimo gol in cadetteria – a trovare il guizzo del pareggio su un pallone vagante, proprio allo scadere del primo tempo.

Nella ripresa si lotta, ma il punteggio resta

Se i primi 45 minuti sono una sinfonia a quattro mani, la ripresa assomiglia più a un duello rusticano. La qualità lascia spazio alla gestione, e la stanchezza inizia a farsi sentire dopo settimane intense e un primo tempo a mille all’ora. Occasioni ne nascono, certo, ma senza la lucidità necessaria per cambiare il copione. Le squadre si allungano, i cambi scompaginano, ma il punteggio resta inchiodato sul 2-2.

Due idee, una sfida

Al di là del risultato, Padova-Avellino è stato un confronto tra progetti. Andreoletti, con il suo calcio collettivo e senza protagonismi, continua a plasmare un gruppo che si riconosce nel lavoro quotidiano. Biancolino, invece, ha dato fiducia al talento e alla forma dei suoi uomini chiave, ottenendo una reazione importante.

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