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Elezioni regionali

Martella accusa il centrodestra: «Il ritardo sul candidato manca di rispetto al Veneto»

Il segretario regionale del Partito Democratico critica l’attesa per le decisioni nazionali e rilancia il progetto di Manildo, già impegnato in oltre 200 incontri con cittadini e imprese

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Il senatore Andrea Martella, segretario del Partito Democratico Veneto

«Un insulto al Veneto che lavora». Così Andrea Martella, segretario regionale del Partito Democratico, definisce il ritardo con cui il centrodestra sta decidendo il proprio candidato alla presidenza della Regione. A meno di due mesi dalle elezioni, la coalizione non ha ancora ufficializzato un nome, scelta che – secondo Martella – sarebbe legata all’attesa dell’esito del voto in altre regioni italiane.

«È assurdo che per sapere chi guiderà la corsa in Veneto si debba aspettare come vanno le elezioni nelle Marche o, chissà, in Calabria», ha dichiarato. «Si tratta di una mancanza di rispetto verso le famiglie, le imprese e i lavoratori della nostra terra. Il Veneto merita di più».

Martella ha ricordato anche come le principali associazioni di categoria abbiano recentemente espresso preoccupazioni per il futuro della regione, denunciando scelte strategiche mancate e un dialogo sempre più debole con l’amministrazione attuale. «In questo scenario – ha aggiunto – noi siamo già presenti: Giovanni Manildo ha avviato da oltre due mesi una campagna di ascolto, con più di 200 incontri e proposte concrete».

I temi centrali indicati dal segretario PD sono quelli che toccano da vicino la vita quotidiana dei veneti: sanità, casa, ambiente, sicurezza, prospettive per i giovani, lavoro e caro-energia. «È surreale e offensivo – ha concluso Martella – che la destra tratti il Veneto come un territorio da spartire con decisioni calate da Roma, anziché con un serio progetto per il futuro della nostra comunità».

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