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L'autunno
05.10.2025 - 14:00
Foto di repertorio
Con l’arrivo dell’autunno, il Veneto si trasforma in un caleidoscopio di colori. Nonostante l’aria più frizzante e le giornate che si accorciano, la natura non va in letargo, ma continua a raccontarsi attraverso i fiori di stagione, che punteggiano giardini, mercati e sentieri di montagna. Dalle Dolomiti alle lagune, passando per le colline del Prosecco e i parchi urbani di Padova, Vicenza o Verona, l’autunno è una stagione generosa di bellezza e significato.
Nei boschi dei Colli Euganei, tra le province di Padova e Vicenza, il sottobosco si accende di rosa e viola grazie ai ciclamini autunnali (Cyclamen hederifolium). Spontanei e delicati, crescono tra le foglie secche, creando un contrasto suggestivo con il giallo e l’arancio del foliage. Non è raro vederli durante le passeggiate nei sentieri del Parco Regionale, dove la fioritura si accompagna a castagneti, vigneti e panorami mozzafiato.
Se ottobre e novembre segnano anche il tempo della memoria, in vista della Festa di Ognissanti e del Giorno dei Morti, i crisantemi riempiono i mercati cittadini, le serre e le aiuole cimiteriali, ma sono sempre più apprezzati anche in chiave decorativa. Accanto a loro, brillano gli astri settembrini, con i loro petali sottili e le sfumature che vanno dal lilla al blu intenso. A Padova, nel mercato dei fiori all’Orto Botanico o al Prato della Valle, è possibile trovare varietà rare coltivate localmente.
In provincia di Treviso, soprattutto nelle ville venete con giardini storici, comincia a fiorire la Camellia sasanqua, una specie autunnale meno conosciuta rispetto alla cugina primaverile, ma ugualmente affascinante. Con i suoi fiori bianchi, rosa o rossi e il profumo intenso, è una delle protagoniste delle fioriture tardo-autunnali nei parchi di campagna o lungo le colline del Montello.
Sempre più agriturismi e realtà florovivaistiche del Veneto stanno riscoprendo i fiori di stagione come parte integrante dell’offerta turistica: dai bouquet con dalie e rose antiche alle esperienze di raccolta nei campi, l’autunno si presta a un turismo lento, attento ai dettagli e ai cicli della natura. A Marostica, ad esempio, si tengono workshop su composizioni floreali autunnali, mentre a Conegliano si possono visitare vivai specializzati in fiori perenni.
Oltre alla bellezza estetica, il fiore autunnale racchiude anche un forte significato simbolico. È resilienza, rinascita nella fine, colore nella nebbia. In un territorio che vive di stagioni e tradizioni, come il Veneto, anche un piccolo fiore sa raccontare storie profonde: di lavoro agricolo, di memoria, di bellezza condivisa.
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