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Vicenza scende in piazza: sciopero generale e cortei per Gaza, la Costituzione e la Flotilla

Manifestazioni nel quadrante Est della città. Migliaia in marcia verso la caserma Ederle e il Villaggio americano

Vicenza scende in piazza: sciopero generale e cortei per Gaza, la Costituzione e la Flotilla

Foto di Serena Fabris

Dopo l’“acampada” di ieri in piazza e i flash-mob davanti agli ospedali per l’iniziativa “100 ospedali per Gaza”, oggi Vicenza è teatro di una nuova mobilitazione: uno sciopero generale nazionale, con cortei cittadini, proclamato da Cgil, Usb e Cobas per l’intera giornata, a sostegno della Global Sumud Flotilla, in difesa dei valori costituzionali e per chiedere la fine dei bombardamenti su Gaza.

Due i cortei partiti stamattina: uno alle 8:30 dalla Cittadella degli Studi di via Baden Powell e un secondo alle 9:00 dal Parco di via Natale Del Grande, a sud dello stadio Menti. I manifestanti si sono uniti all’altezza del cavalcaferrovia tra Corso Padova e viale della Pace, per poi dirigersi verso la rotatoria di Vicenza Est, passando davanti alla caserma Ederle e al Villaggio americano, diventati simbolicamente il fulcro della protesta.

Un attacco all’“ordine costituzionale

Le motivazioni dello sciopero sono state chiaramente enunciate dalla CGIL di Vicenza, che ha denunciato come “l’aggressione contro navi civili con cittadini e cittadine italiane a bordo” rappresenti un “atto di gravità estrema”, in quanto “impedisce un’azione umanitaria verso la popolazione palestinese sottoposta a un’operazione di genocidio da parte del governo israeliano”.

Il sindacato parla di “un crimine contro persone inermi” e accusa il governo italiano di aver abbandonato lavoratori e volontari in acque internazionali, in violazione dei principi costituzionali.

Una giornata di mobilitazione nazionale

Lo sciopero, esteso a tutti i settori pubblici e privati, è stato proclamato ai sensi dell’art. 2, comma 7 della legge 146/90. Le sigle sindacali hanno fatto sapere che, come previsto dalla normativa, saranno garantite le prestazioni indispensabili nei servizi essenziali.

La giornata odierna si inserisce in un più ampio calendario di mobilitazioni che, negli ultimi giorni, ha visto piazze gremite in diverse città italiane, con cortei, sit-in, azioni simboliche e forme di disobbedienza civile a sostegno della popolazione palestinese e contro l’escalation militare in corso a Gaza.

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