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Attualità
08.10.2025 - 10:00
Beatrice Venezi @facebook
Dopo giorni di tensione crescente e uno scontro aperto tra direzione artistica e orchestra, il Teatro La Fenice si prepara a un vertice decisivo. Oggi è infatti in programma un incontro tra i lavoratori della Fondazione lirica veneziana e il sindaco Luigi Brugnaro, presidente della Fondazione, per cercare una via d’uscita a una crisi istituzionale che rischia di sfociare in uno sciopero.
L’origine del conflitto risale alla nomina di Beatrice Venezi come nuova direttrice musicale del teatro, annunciata lo scorso 25 settembre dal sovrintendente Nicola Colabianchi senza alcun previo confronto con l’orchestra. Una decisione definita dai lavoratori come “verticistica” e “inadeguata”, che ha provocato una reazione compatta da parte delle rappresentanze sindacali.
Nonostante le proteste, Colabianchi non ha fatto marcia indietro: si è limitato a una lettera di scuse per le modalità comunicative della nomina, ma ha confermato la scelta. Venezi, direttrice d’orchestra toscana nota anche per la sua vicinanza politica a Fratelli d’Italia, gode del sostegno non solo del sovrintendente, ma anche del ministro della Cultura Alessandro Giuli e di esponenti del centrodestra, tra cui Eike Schmidt, già direttore degli Uffizi e ora candidato sindaco a Firenze.
Proprio alla vigilia dell’incontro con il primo cittadino, i lavoratori del teatro hanno diffuso una lettera aperta nella quale hanno espresso gratitudine per le numerose manifestazioni di solidarietà ricevute da colleghi e istituzioni musicali di tutta Italia. Hanno affermato che il sostegno ricevuto rappresenta un segnale importante di coesione e condivisione di valori comuni, al di là delle singole realtà locali.
Nel testo, le rappresentanze sindacali hanno ribadito la propria contrarietà alla nomina di Venezi, definendola il risultato di un’imposizione dall’alto, priva di ogni processo partecipativo. I lavoratori hanno sottolineato come la loro voce non sia isolata, ma parte di un sentimento diffuso e consapevole che guarda con attenzione al futuro delle istituzioni culturali del Paese.
Il sindaco Brugnaro, che fin dall’inizio si è detto disponibile a favorire una soluzione pacifica, tenterà oggi di mediare tra le parti. Ma la richiesta di revoca dell’incarico resta centrale nelle rivendicazioni dei lavoratori, rendendo difficile un compromesso rapido. Sullo sfondo, lo spettro di un possibile sciopero aleggia minaccioso sulle prossime produzioni della Fenice.
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