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Infanzia e solidarietà

Schio partecipa alla “Giornata della Meraviglia” dedicata ai bambini colpiti dalla guerra

Oltre sessanta elaborati degli alunni della scuola Don Milani per ricordare il diritto universale all’infanzia e alla pace

Foto di una delle opere dei bambini di Schio

Foto di una delle opere dei bambini di Schio

Schio si unisce alla “Giornata della Meraviglia – per i Bimbi della guerra”, iniziativa nazionale promossa dall’associazione Per far sorridere il cielo – ODV con il sostegno di Anci, in programma domenica 12 ottobre.
L’edizione 2025 richiama l’attenzione sull’impatto dei conflitti sulla vita e sulla salute dei più piccoli, promuovendo gesti di solidarietà e consapevolezza diffusa.

Per l’occasione, le classi della scuola primaria Don Milani dell’Istituto Comprensivo Battistella hanno realizzato oltre sessanta elaborati ispirati al tema del Disegno della Meraviglia dedicato alla fatica “No-Cure”, una delle dodici “Fatiche dei Bimbi della guerra” ideate dall’associazione promotrice.
I lavori, nati da un laboratorio di riflessione e creatività, raccontano la capacità dei bambini di trasformare la fragilità in speranza, ricordando che ogni bambino ha diritto a cure, attenzioni e affetto, anche nei luoghi segnati dalla guerra.

A completare il gesto simbolico, il Municipio di Schio sarà illuminato di amaranto, colore scelto per rappresentare la Giornata della Meraviglia, come richiamo visivo al valore universale dell’infanzia e alla necessità di proteggere la pace.

«Abbiamo aderito alla Giornata della Meraviglia – spiega l’assessore alle Politiche giovanili – perché crediamo nel valore educativo e civile che queste iniziative trasmettono. Il coinvolgimento dei bambini, delle scuole e della comunità è il modo più efficace per parlare di pace e solidarietà. La creatività diventa linguaggio universale: con un disegno, un colore o una parola possiamo insegnare ai più piccoli il significato profondo dell’empatia e della cura verso gli altri, in un momento storico segnato da guerre, tensioni e disuguaglianze che ci ricordano quanto la pace sia fragile e preziosa. Educare alla meraviglia, oggi più che mai, significa educare alla speranza.»

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