Centro Sinistra: Giovanni Manildo presenta la lista “Uniti per Manildo”

Il candidato alla presidenza del Veneto annuncia l’ingresso di nuove forze di Centro contro gli estremismi e gli slogan

Adamo Chiesa

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11.10.2025 - 16:45

Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra

«Ringrazio la coalizione che da oltre un anno lavora con passione e serietà alla costruzione di questa proposta», ha dichiarato Giovanni Manildo, candidato presidente del Veneto per la coalizione di centrosinistra, durante la presentazione della nuova lista Uniti per Manildo. «Un gruppo che ha saputo elaborare idee, visione, progetti concreti per il futuro del Veneto, e che ha scelto di affidarmi la guida di questo percorso. Oggi la nostra squadra si allarga ancora e si rafforza al centro». La nuova lista riunisce Casa Riformista, l’area liberal-democratica ispirata all’Alde e i socialisti di Avanti, segnando un passo in avanti nella costruzione di un fronte ampio e moderato. «Avevamo preso un impegno: costruire un progetto ampio, inclusivo, capace di unire il campo progressista con le energie moderate e riformiste. Oggi quell’impegno è mantenuto», ha aggiunto Manildo. «Qui c’è il centro, ci sono i liberali, i riformisti, i pragmatici. Le forze migliori con cui costruire quell’agenda dello sviluppo che le associazioni di categoria ci chiedono». Rivolgendo un passaggio critico al fronte avversario, il candidato ha sottolineato come «dall’altra parte abbia prevalso non la Lega di Zaia, ma quella di Salvini e Vannacci: una destra che flirta con gli estremismi e che vuole portarci fuori dall’Europa». Manildo ha poi ricordato la vocazione del Veneto come laboratorio politico: «La nostra è una proposta che va oltre il campo largo. È un’alleanza che unisce culture diverse per affrontare insieme una fase difficile, in cui il Veneto ha bisogno di visione, radicamento territoriale e pragmatismo». Le priorità, ha spiegato, restano la sanità, l’ambiente, il lavoro e la transizione energetica: «Si affrontano con il dialogo e la competenza, non con slogan o imposizioni calate da Roma. Noi non trattiamo il Veneto come terra di conquista». «La nostra coalizione – ha concluso – oggi è davvero la più larga e rappresentativa degli ultimi decenni: una squadra all’altezza del Veneto che vogliamo, una Regione forte, europea, guidata da un progetto comune».

La nuova lista riunisce Casa Riformista, l’area liberal-democratica ispirata all’Alde e i socialisti di Avanti, segnando un passo in avanti nella costruzione di un fronte ampio e moderato.

«Avevamo preso un impegno: costruire un progetto ampio, inclusivo, capace di unire il campo progressista con le energie moderate e riformiste. Oggi quell’impegno è mantenuto», ha aggiunto Manildo. «Qui c’è il centro, ci sono i liberali, i riformisti, i pragmatici. Le forze migliori con cui costruire quell’agenda dello sviluppo che le associazioni di categoria ci chiedono».

Rivolgendo un passaggio critico al fronte avversario, il candidato ha sottolineato come «dall’altra parte abbia prevalso non la Lega di Zaia, ma quella di Salvini e Vannacci: una destra che flirta con gli estremismi e che vuole portarci fuori dall’Europa».

Manildo ha poi ricordato la vocazione del Veneto come laboratorio politico: «La nostra è una proposta che va oltre il campo largo. È un’alleanza che unisce culture diverse per affrontare insieme una fase difficile, in cui il Veneto ha bisogno di visione, radicamento territoriale e pragmatismo».

Le priorità, ha spiegato, restano la sanità, l’ambiente, il lavoro e la transizione energetica: «Si affrontano con il dialogo e la competenza, non con slogan o imposizioni calate da Roma. Noi non trattiamo il Veneto come terra di conquista».

«La nostra coalizione – ha concluso – oggi è davvero la più larga e rappresentativa degli ultimi decenni: una squadra all’altezza del Veneto che vogliamo, una Regione forte, europea, guidata da un progetto comune».