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Crisi sanitaria
13.10.2025 - 11:51
L'ospedale di Trecenta
La Cisl FP di Padova e Rovigo lancia l’allarme sulla situazione dell’ULSS 5 Polesana e sul futuro del Presidio Ospedaliero di Trecenta. Dopo le recenti dichiarazioni stampa della Direzione Generale, il sindacato denuncia il mancato confronto con le organizzazioni dei lavoratori: “È inaccettabile apprendere dai giornali decisioni che impattano su dipendenti e cittadini senza alcuna consultazione preventiva,” affermano i rappresentanti sindacali.
Secondo la Cisl FP, la carenza di personale sanitario ha raggiunto livelli critici: entro fine anno sono previsti 76 infermieri in meno, senza graduatorie disponibili per i sostituti, e mancano almeno 40 operatori socio-sanitari (OSS), costretti a turni massacranti. La situazione mette a rischio non solo la salute dei lavoratori, ma anche la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti.
La segreteria del sindacato denuncia inoltre episodi di comportamenti vessatori e mancanza di rispetto verso il personale: “Pretendiamo scuse pubbliche e formali per atteggiamenti offensivi da parte dell’Azienda,” sottolinea Carlo Cogo, responsabile Cisl FP per l’Azienda Sanitaria Polesana.
Il sindacato chiede un piano straordinario di assunzioni, maggiore trasparenza sulla reale situazione e il ripristino di relazioni sindacali corrette: “I cittadini devono conoscere le condizioni in cui lavorano gli operatori, che ogni giorno garantiscono l’assistenza nel territorio del Polesine,” aggiunge Cogo.
In assenza di risposte immediate, la Cisl FP non esclude lo stato di agitazione e iniziative pubbliche per difendere la dignità dei lavoratori e il diritto alla salute dei cittadini. “La sanità pubblica del Polesine va difesa. Servono risposte concrete, non annunci,” conclude il sindacato.
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