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Salute Veneto
22.10.2025 - 10:29
Foto di repertorio
Con l’arrivo dell’autunno e il primo calo delle temperature, anche in Veneto si registra un aumento delle infezioni respiratorie, ma al momento la situazione resta sotto controllo. Lo evidenzia l’ultimo Rapporto sull’andamento delle infezioni respiratorie acute, stilato dal Servizio Epidemiologico Regionale di Azienda Zero, che fotografa l’inizio della stagione 2025/2026.
I dati parlano chiaro: nelle ultime 3-4 settimane si è osservata una ripresa graduale della circolazione del virus SARS-CoV-2, ma senza picchi rilevanti. La media settimanale dei nuovi casi si attesta a 7,8 positività ogni 100.000 abitanti, con un leggero aumento anche dei ricoveri ospedalieri, che però non stanno avendo un impatto significativo sulla tenuta del sistema sanitario.
Parallelamente, è stato segnalato anche un incremento dei rhinovirus, tra i principali responsabili dei comuni raffreddori, e di altre infezioni respiratorie non influenzali. In crescita, seppur moderata, anche i casi di sindromi simil-influenzali (ILI), saliti a 6,1 casi per 1.000 assistiti nella settimana 40 (dato provvisorio), con l’inevitabile avvio della stagione respiratoria autunno-invernale.
Nessun segnale d’allarme, per ora, dai Pronto Soccorso: gli accessi per sintomi respiratori restano in linea con le medie stagionali, senza anomalie.
Intanto, dal 1° ottobre è partita ufficialmente la campagna regionale di vaccinazione contro influenza e Covid-19. Le autorità sanitarie rinnovano l’invito alla vaccinazione, in particolare per anziani e soggetti fragili, per ridurre complicanze, ricoveri e accessi impropri alle strutture di emergenza. La Direzione Prevenzione della Regione ribadisce che il vaccino resta lo strumento più efficace per prevenire le forme gravi di malattia.
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