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Stefani punta sul rilancio del Veneto: federalismo, qualità e lavoro al centro

Il candidato del centrodestra propone il marchio “Veneto 100%” e un impegno concreto per la autonomia e la crescita economica della regione

Stefani punta sul rilancio del Veneto: federalismo, qualità e lavoro al centro

Foto di repertorio

Alberto Stefani, candidato presidente per il centrodestra, ha illustrato stamattina al confronto con la CISL le sue idee per il futuro del Veneto, rilanciando un modello basato sull’autonomia, la valorizzazione del territorio e la crescita economica sostenibile.

Stefani ha richiamato il percorso avviato con il referendum di otto anni fa sull’autonomia, ricordando come la Regione stia lavorando per ottenere il controllo su materie fondamentali, a partire dall’istruzione. “Una rivoluzione per il Veneto – ha spiegato – soprattutto nelle scuole materne, dove per due terzi i servizi non sono pubblici. La riforma del federalismo fiscale ci permetterà di gestire meglio le risorse e finanziare nuove funzioni entro il 2026”.

Un’idea simbolo della sua campagna è il lancio del marchio “Veneto 100%”, un sigillo di qualità che vuole promuovere e certificare prodotti interamente realizzati nella regione. “Vogliamo valorizzare la nostra produzione, incentivare l’acquisto locale e sostenere le filiere produttive, favorendo così anche il lavoro di qualità”.

Sul piano politico, Stefani ha sottolineato l’importanza di superare le contrapposizioni ideologiche per affrontare temi urgenti come la sanità e il sociale, che richiedono risposte rapide e concrete, frutto anche di programmazioni nazionali. “Non voglio alimentare scontri, ma parlare di programmi seri per il Veneto e i veneti”.

In merito al dibattito sul federalismo, che ha animato le ultime settimane anche all’interno della Lega, Stefani ha confermato l’impegno a rafforzare l’identità autonomista veneta, definendola una “mentalità” da preservare e promuovere nel quadro nazionale: “Ogni territorio ha la sua vocazione, e il Veneto deve portare con orgoglio la propria”.

Nel confronto con la CISL, Stefani ha evidenziato come un’impresa di qualità e un prodotto certificato siano leve strategiche per potenziare il lavoro locale e garantire sviluppo economico, ribadendo la necessità di un legame stretto tra crescita produttiva e occupazione dignitosa.

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