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Venezia, una caldaia su quattro è obsoleta: rischio sicurezza e sprechi energetici

Confartigianato lancia l’allarme in vista dell’inverno

Venezia, una caldaia su quattro è obsoleta: rischio sicurezza e sprechi energetici

Immagine di repertorio

Con l’arrivo del freddo e la riaccensione degli impianti di riscaldamento, a Venezia torna d’attualità un tema spesso sottovalutato ma di fondamentale importanza: la manutenzione delle caldaie domestiche. Secondo Confartigianato Venezia, nel solo centro storico – comprese le isole – circa il 25% delle caldaie attive ha più di otto anni. Si tratta di apparecchi ormai tecnologicamente superati, più inclini a guasti e meno efficienti dal punto di vista energetico e ambientale.

«Non è solo una questione burocratica», chiarisce Massimiliano Rasa, vicepresidente di Confartigianato Venezia. «La manutenzione periodica delle caldaie è un vero e proprio salvavita. Una caldaia ben tenuta riduce i rischi di incidenti, consuma meno gas, inquina meno e abbassa le bollette».

Eppure, molti cittadini tendono ancora a rimandare i controlli, percependoli come una spesa superflua. Un errore che può costare caro, soprattutto nei mesi più rigidi, quando un guasto improvviso può lasciare le abitazioni al freddo o, peggio, provocare situazioni di pericolo.

Non bisogna dimenticare che le caldaie, seppur piccole, sono centrali termiche complesse che combinano acqua, gas ed elettricità. 

Oltre al rischio sanzioni per chi non si adegua agli obblighi di legge, c’è anche un impatto ambientale da considerare: i residui non rimossi e la combustione inefficiente portano a un maggiore inquinamento atmosferico e a sprechi energetici significativi.

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