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Fogna a cielo aperto nel cuore della città: ordinanza del sindaco per ripristinare la rete fognaria

Dopo 25 anni di degrado igienico, scatta l’obbligo per i proprietari di allacciarsi alla rete pubblica

Fogna a cielo aperto nel cuore della città: ordinanza del sindaco per ripristinare la rete fognaria

Foto di repertorio

Una situazione igienico–sanitaria al limite della sopportazione, nel pieno centro di Rovigo, tra viale Trieste e via Nazaro Sauro: un tratto di fognatura pubblica lasciato per anni in condizioni precarie, con sezioni addirittura a cielo aperto, è stato definito dal Comune una “bomba sanitaria”.

Dopo l’ennesimo sopralluogo dei tecnici comunali e di Acquevenete, il sindaco Valeria Cittadin ha firmato un’ordinanza urgente che impone ai proprietari delle abitazioni interessate di richiedere entro 30 giorni l’allacciamento alla rete pubblica e di completare i lavori entro i successivi 60 giorni.

Il provvedimento arriva a chiudere una vicenda che si trascina dal 2001, quando l’allora gestore del servizio idrico, Asm Rovigo spa, segnalò al Comune la necessità di dismettere il vecchio tratto di fognatura, giudicato instabile e difficile da manutenere. Da allora, però, nulla è stato fatto, e il problema è rimasto irrisolto per oltre due decenni.

Nell’ordinanza, il sindaco sottolinea come “il mancato allacciamento degli scarichi privati alla rete di fognatura per acque nere comporti il persistere di condizioni igienico–sanitarie precarie”. 

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