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Giovani e lavoro

La GenZ cambia volto al l'impresa: CNA Treviso esplora le nuove aspirazioni dei giovani al CartaCarbone Festival

Domenica 26 ottobre il sociologo Daniele Marini dialogherà a Treviso sulle nuove priorità della Generazione Z tra flessibilità e innovazione

Locandina dell'evento

La locandina dell'evento

Domenica 26 ottobre, alle 16.00, la Sala Rosso Coletti del Complesso Museale di Santa Caterina a Treviso ospiterà un incontro che promette di fare luce sul futuro del lavoro giovanile nel Veneto. L’evento, organizzato da CNA Treviso nell’ambito del CartaCarbone Festival, vedrà protagonista il sociologo Daniele Marini, direttore scientifico di Community Research&Analysis, tra i massimi esperti italiani di trasformazioni del mondo del lavoro.

Il professore presenterà il suo ultimo libro, “Il posto del lavoro. La rivoluzione dei valori della GenZ”, scritto insieme a Irene Lovato Menin, che analizza come i giovani della Generazione Z stiano riscrivendo le regole del rapporto con il lavoro. Per loro, il posto fisso non è più l’obiettivo principale: contano flessibilità, aggiornamento costante, senso personale e innovazione tecnologica. Un approccio che interroga anche il mondo dell’artigianato e delle piccole imprese, settori in cui CNA è quotidianamente attiva con iniziative di sostegno e formazione.

Marini dialogherà con Enrico De Bortoli, imprenditore e presidente dei Restauratori CNA Veneto, mentre il giornalista Alvise Wollner modererà l’incontro. L’ingresso è gratuito, con prenotazione consigliata su Eventbrite.

“In un’epoca di cambiamenti rapidi e profondi – spiega Gianpaolo Stocco, presidente CNA Treviso – l’incontro offre un’occasione per riflettere sul modo in cui i giovani italiani e veneti stanno ripensando il lavoro, aprendo la strada a un dialogo tra generazioni e a nuove opportunità per le imprese locali.”

Impresa giovane a Treviso: segnali positivi

Il territorio trevigiano conferma la vivacità del tessuto imprenditoriale giovanile: al 31 dicembre 2024 le imprese under 35 erano 5.765, pari al 7,5% del totale provinciale, con oltre 12.400 addetti e un saldo positivo di +65 unità rispetto all’anno precedente.

I giovani imprenditori si concentrano soprattutto nei servizi alla persona e nella ristorazione, dove la loro incidenza raggiunge il 13%. Seguono servizi di noleggio e agenzie di viaggio (11,6%) e servizi di informazione e comunicazione (9,1%). Le costruzioni guidano la crescita del 2024 (+28 imprese), seguite dalle professioni scientifiche e tecniche (+16) e dalla ristorazione (+15). Il commercio registra invece una flessione (-38 attività), rispecchiando la tendenza negativa generale del settore.

Da segnalare anche l’alto numero di imprese giovanili femminili (1.441, il 25%) e straniere (1.324, il 23%), con una forte presenza nei servizi alla persona, nella ristorazione e nelle costruzioni. L’artigianato giovanile trevigiano resta un pilastro importante, con 2.112 imprese (36,6% del totale), in crescita di 98 unità nel 2024 grazie soprattutto alle costruzioni e ai servizi alle imprese.

Il quadro che emerge racconta di una provincia dove i giovani non solo partecipano attivamente al mercato del lavoro, ma contribuiscono a rinnovarlo, portando flessibilità, innovazione e nuove competenze che potrebbero tracciare la strada per il futuro dell’economia locale.

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