Scopri tutti gli eventi
SOS medici di base
02.11.2025 - 10:01
Foto di repertorio
In Italia i medici di famiglia stanno scomparendo. Nel giro di quattordici anni, dal 2009 al 2023, il numero dei professionisti di medicina generale è sceso del 17,8%, passando da 46 mila a poco meno di 38 mila unità. Un calo che si accompagna a un progressivo invecchiamento della categoria e a un preoccupante disinteresse dei giovani per la professione. Secondo i dati dell’ultimo Annuario statistico del Servizio sanitario nazionale pubblicato dal Ministero della Salute, anche i pediatri di libera scelta sono diminuiti del 12,8%, una flessione in parte compensata dal calo delle nascite. Ma il dato resta allarmante: il sistema territoriale è in affanno e milioni di cittadini restano senza un medico di riferimento.
Il problema non è solo il pensionamento di molti professionisti, ma anche la scarsa partecipazione ai concorsi. La Fimmg ha segnalato che in Lombardia soltanto 306 candidati si sono presentati all’esame su 620 iscritti per 390 posti disponibili: almeno 84 incarichi resteranno scoperti. Il risultato è drammatico: circa 5 milioni di italiani non hanno un medico di base, soprattutto nelle aree più densamente popolate del Nord.
Chi resta in servizio è spesso sovraccarico. Ogni medico di famiglia segue in media 1.335 assistiti, con punte che superano ampiamente la soglia contrattuale di 1.500 pazienti.
La professione, un tempo tra le più ambite, mostra oggi un volto anziano e stanco. Due medici su tre hanno conseguito la laurea da oltre 27 anni, e solo il 4,5% dei medici di base si è laureato negli ultimi sei. Tra i pediatri, la tendenza è ancora più evidente: il 77% ha terminato gli studi da oltre vent’anni. I giovani medici, sempre più attratti da specializzazioni ospedaliere o carriere all’estero, faticano a vedere nel territorio un futuro professionale.
La carenza non è omogenea: il Nord registra le situazioni più gravi. Lombardia (0,62 medici ogni mille abitanti), Veneto e Alto Adige (entrambi 0,67) sono tra le regioni più in difficoltà. Meglio il quadro al Sud, dove Molise e Basilicata contano quasi un medico di base ogni mille residenti.
L’allarme della Fimmg è chiaro: senza un ricambio generazionale e una riforma dell’accesso alla professione, l’assistenza di base rischia il collasso. L’assenza di medici sul territorio significa più accessi impropri ai pronto soccorso, meno prevenzione e una maggiore disuguaglianza sanitaria tra regioni. Il rischio, ammoniscono i sindacati, è che il medico di famiglia — figura chiave del sistema sanitario pubblico — diventi presto un ricordo del passato.
Edizione
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516