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Zucchero, l'Italia è tra i maggiori consumatori d’Europa ma produce solo il 10% del fabbisogno

A Pontelongo uno dei soli due zuccherifici rimasti nel Paese

Zucchero, l'Italia è tra i maggiori consumatori d’Europa ma produce solo il 10% del fabbisogno

Foto di repertorio

L’Italia ama lo zucchero, ma ne produce sempre meno. È il secondo Paese europeo per consumo, eppure copre con la produzione interna appena il 10% del fabbisogno nazionale. Il resto arriva dall’estero, dove i costi sono più bassi ma anche le regole, denunciano gli agricoltori, spesso meno rigorose.

Nel cuore del Veneto, a Pontelongo, resiste uno dei due soli zuccherifici ancora attivi in Italia. Quando gli impianti lavorano a pieno regime – tra luglio e settembre – vengono processate fino a 15 mila tonnellate di barbabietole al giorno, per una produzione annua di circa 60 mila tonnellate di zucchero. Potrebbe essere il doppio, spiegano i tecnici, ma la filiera nazionale è ormai ridotta al minimo, schiacciata da anni di concorrenza e importazioni a basso prezzo.

A lanciare l’allarme è la Cooperativa dei produttori di barbabietole, una realtà storica con oltre 4.000 soci e sessant’anni di attività alle spalle. L’associazione chiede interventi concreti della politica per sostenere il comparto e impedire che l’Italia perda del tutto una produzione strategica per l’agroalimentare.

Il Veneto continua così a svolgere un ruolo chiave nella resistenza del settore, simbolo di una battaglia più ampia per la sovranità agroalimentare. Lo zuccherificio di Pontelongo non è solo un impianto produttivo: è un presidio di competenze, di lavoro e di identità agricola che rischia di scomparire, insieme a un pezzo importante della storia economica del Nordest.

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