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Attualità
07.11.2025 - 09:26
Immagine di repertorio
La truffa del finto SMS torna a colpire: questa volta la vittima è un pensionato di Scorzè, a cui i truffatori hanno svaligiato il conto con tutti i risparmi. In tutto sono stati rubati 40mila euro.
La storia è nota: un messaggio dalla propria banca che avvisa per un bonifico sospetto, la chiamata a un numero con un sedicente operatore che raggira la vittima e si fa consegnare dati sensibili che permettono di accedere al conto. Questa volta però i truffatori sono stati particolarmente astuti e abili e, nonostante i sospetti del pensionato, sono comunque riusciti a mettere a segno il colpo. L’uomo però si è subito rivolto ad Adico, che a sua volta accusa la banca di non avere provveduto in tempo a tutte le azioni necessarie per il furto, visto che, stando al racconto del pensionato, si sarebbe potuto, in tempi brevi, bloccare il bonifico.
L’anziano e l’Adico hanno quindi chiesto alla banca il rimborso totale, domanda che è in fase di accertamento da parte dell’ufficio legale dell’associazione a protezione dei consumatori. «Il raggiro è stato architettato in modo estremamente insidioso e impossibile da individuare per una persona non esperta» commenta Carlo Garofolini, referente dell’Adico. «Questo di per sé esclude la sussistenza di dolo o colpa grave da parte del correntista, che ha conseguentemente diritto a essere rimborsato in toto dalla banca. Per quanto ci risulta, il nostro assistito subito dopo essere stato truffato ha contattato il call center della propria banca e l’operatrice ha effettuato il blocco del conto ma non ha provveduto a fermare il bonifico anche se, a nostro avviso, analizzando la documentazione che ci è stata presentata dal socio, avrebbe avuto il tempo per farlo».
D.G .
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