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Buoni pasto negati ai turnisti negli ospedali veneti: scoppia la mobilitazione di Nursing Up

Il sindacato apre vertenze legali e offre tutela gratuita ai lavoratori

Buoni pasto negati ai turnisti negli ospedali veneti: scoppia la mobilitazione di Nursing Up

Guerrino Silvestrini, referente Nursing Up Veneto

La questione del mancato riconoscimento dei buoni pasto per il personale sanitario turnista negli ospedali del Veneto si trasforma in un caso regionale. Nursing Up Veneto ha lanciato una campagna a tutela dei diritti dei lavoratori, offrendo assistenza legale gratuita e aprendo cause pilota nelle Ulss di Verona, Venezia e Treviso, con l’obiettivo di estendere le vertenze a tutte le aziende sanitarie della regione.

«Si tratta di una battaglia di equità – spiega Guerrino Silvestrini, referente Nursing Up Veneto –. Siamo al fianco dei lavoratori da giovedì 30 ottobre, distribuendo modulistica e raccogliendo documentazione per avviare le vertenze. Nelle prime settimane sono già arrivate 150 richieste ai nostri legali. Le esperienze in Lombardia e Perugia dimostrano che queste azioni possono portare a concreti risarcimenti».

Il nodo centrale riguarda il diritto dei turnisti ai buoni pasto per le pause non godute, in particolare nei turni pomeridiani e notturni, o quando la mensa aziendale non è disponibile. Diverse sentenze hanno infatti riconosciuto che il mancato riconoscimento comporta un risarcimento economico per i periodi in cui il diritto è stato negato, spesso per anni.

L’avvocata Barbara Maurino, coinvolta nello studio delle cause, sottolinea: «La Cassazione ha più volte stabilito che il danno da mancata pausa deve essere calcolato anche in termini di buono pasto. In molte aziende sanitarie le criticità organizzative – carenze di personale, carico lavorativo, chiusura mensa – impediscono al personale di fruire della pausa minima. In questi casi il lavoratore ha diritto a un riconoscimento economico. Il nostro studio è pronto a supportare chi si vede negato questo diritto».

Nursing Up Veneto invita quindi tutto il personale sanitario turnista a partecipare alla campagna, garantendo assistenza legale gratuita e la possibilità di richiedere il risarcimento per mancata fruizione del buono pasto.

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