Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Cambio al vertice

La dottoressa Laura Nollino alla guida del reparto di endocrinologia dell’Ulss 2: "Punterò su innovazione e telemedicina"

La specialista, già responsabile ad interim, nominata direttrice ufficiale dell’Unità Operativa Malattie Endocrine del Ricambio e della Nutrizione dell’ospedale Ca’ Foncello

I dottori Benazzi, Nollino e Formentini

I dottori Benazzi, Nollino e Formentini

Cambio ufficiale ai vertici del reparto di Endocrinologia, Malattie del Ricambio e della Nutrizione dell’Ulss 2 Marca Trevigiana. Dal 1° novembre la dottoressa Laura Nollino è la nuova direttrice dell’Unità Operativa del Ca’ Foncello, ruolo che ricopriva già da gennaio 2024 come sostituta del precedente direttore.

Nata nel 1979, la dottoressa Nollino si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università dell’Insubria nel 2005 e si è poi specializzata in Endocrinologia e Malattie del Ricambio all’Università di Padova nel 2012. Da oltre dieci anni lavora al Ca’ Foncello di Treviso, dove ha contribuito allo sviluppo di percorsi integrati di cura per pazienti con disturbi metabolici e nutrizionali, collaborando con diverse équipe multidisciplinari.

Il suo percorso professionale si è arricchito anche di esperienze internazionali: ha conseguito un Master in Sanità Pubblica alla London School of Hygiene and Tropical Medicine e ha partecipato a progetti di cooperazione in Africa con organizzazioni non governative. Tra il 2019 e il 2020 ha operato con Medici con l’Africa CUAMM in Mozambico, coordinando un programma dedicato alla prevenzione e alla gestione di malattie croniche come diabete e ipertensione, in collaborazione con il Ministero della Salute locale e la World Diabetes Foundation.

“Alla dottoressa Nollino – fa sapere la Direzione Generale dell’Ulss 2 – vanno i migliori auguri di buon lavoro. La sua attenzione all’innovazione e all’uso delle nuove tecnologie sarà fondamentale per rafforzare la telemedicina e i modelli di cura personalizzati nel trattamento del diabete e delle patologie metaboliche”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione