Nel 2025 i pensionati veneti spenderanno oltre 1.500 euro al mese: le pensioni non bastano più

Per un anziano veneto, vivere da solo nel 2025 costerà in media 1.570 euro al mese, cioè 25 euro in più rispetto al 2024. A lanciare l’allarme è lo Spi Cgil del Veneto, che ha rielaborato i dati dell’Istat mettendo in luce un quadro tutt’altro che rassicurante: con pensioni che crescono poco e spese quotidiane in continuo aumento, “arrivare a fine mese è ormai una missione impossibile”.

Le voci di spesa che più pesano sui bilanci degli over 65 sono le bollette di luce e gas, gli affitti o mutui e i prodotti alimentari. Secondo lo studio, per un pensionato solo quasi metà del reddito (48,2%) finisce nella voce ‘abitazione, acqua, elettricità e combustibili’, pari a circa 756 euro mensili. A seguire ci sono i beni alimentari, che nel 2025 costeranno oltre 300 euro al mese, circa un quinto del totale delle uscite.

Per le coppie di anziani, la spesa complessiva sale a 2.400 euro mensili, pari a circa 81 euro al giorno. Ma anche in questo caso le entrate non bastano: in molti casi, sottolinea il sindacato, i pensionati sono costretti a indebitarsi o a intaccare i risparmi per pagare le spese correnti, rinunciando talvolta alle cure sanitarie o ad altri servizi essenziali.

Le differenze territoriali sono marcate: Venezia risulta la provincia più costosa, con 1.630 euro al mese per un anziano solo e 2.585 per una coppia. A Rovigo, invece, si scende a 1.495 euro per il single e 2.370 per la coppia, ma gli assegni previdenziali sono mediamente più bassi.

«I dati Istat mostrano con chiarezza quanto sia difficile arrivare a fine mese per la maggior parte dei nostri pensionati – commenta Nicoletta Biancardi, segretaria generale dello Spi Cgil Veneto –. E stiamo parlando di spese mediane, non dei casi più estremi. Se considerassimo le medie reali, la situazione sarebbe ancora più pesante».

Il sindacato chiede da tempo interventi urgenti per sostenere gli anziani, tra cui un aumento e un ampliamento della quattordicesima e una rivalutazione delle pensioni coerente con il reale aumento del costo della vita.

Per ora, però, tra inflazione, rincari e servizi sempre più cari, la quotidianità dei pensionati veneti resta una corsa a ostacoli.