Tensioni a Ca’ Foscari per l’arrivo di Fiano e della ministra Bernini

Manifestazione del Fronte della Gioventù Comunista contro l’iniziativa “Sinistra per Israele”: gli studenti accusano l’ex deputato e il governo di ipocrisia e chiedono libertà di critica verso Israele

Adamo Chiesa

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04.11.2025 - 16:52

L'annuncio della mobilitazione del Fronte della Gioventù Comunista

Mattinata agitata all’Università Ca’ Foscari, dove l’arrivo dell’ex deputato Emanuele Fiano e della ministra dell’Università Anna Maria Bernini ha acceso le proteste di un gruppo di studenti del Fronte della Gioventù Comunista (FGC). Il movimento ha organizzato un presidio davanti all’ateneo veneziano per contestare la partecipazione dei due ospiti a un incontro legato al progetto “Sinistra per Israele”. Cartelli, striscioni e cori hanno accompagnato l’ingresso delle autorità universitarie, con i manifestanti che hanno denunciato quella che definiscono “una doppia morale” nel dibattito politico sul conflitto in Medio Oriente. “Contestare un politico che nega il genocidio dei palestinesi e difende uno Stato oppressore non è solo un diritto, è un dovere”, ha dichiarato Paolo Spena, membro della segreteria nazionale del FGC, in una nota diffusa ai media. Il gruppo studentesco accusa l’associazione “Sinistra per Israele” di sostenere, insieme al governo Meloni, proposte di legge che limiterebbero la libertà di espressione, come il cosiddetto DDL Gasparri contro i reati d’odio. “Si parla di libertà di parola – scrivono – ma si vorrebbe colpire chi critica Israele”. L’università Ca’ Foscari ha mantenuto la calma e garantito lo svolgimento regolare dell’evento, mentre la polizia ha presidiato gli accessi per evitare tensioni. La protesta si è conclusa senza incidenti, ma ha riacceso il dibattito politico anche nel mondo accademico veneto, dove il tema della libertà di opinione e del conflitto israelo-palestinese divide studenti e docenti.

Cartelli, striscioni e cori hanno accompagnato l’ingresso delle autorità universitarie, con i manifestanti che hanno denunciato quella che definiscono “una doppia morale” nel dibattito politico sul conflitto in Medio Oriente. “Contestare un politico che nega il genocidio dei palestinesi e difende uno Stato oppressore non è solo un diritto, è un dovere”, ha dichiarato Paolo Spena, membro della segreteria nazionale del FGC, in una nota diffusa ai media.

Il gruppo studentesco accusa l’associazione “Sinistra per Israele” di sostenere, insieme al governo Meloni, proposte di legge che limiterebbero la libertà di espressione, come il cosiddetto DDL Gasparri contro i reati d’odio. “Si parla di libertà di parola – scrivono – ma si vorrebbe colpire chi critica Israele”.

L’università Ca’ Foscari ha mantenuto la calma e garantito lo svolgimento regolare dell’evento, mentre la polizia ha presidiato gli accessi per evitare tensioni. La protesta si è conclusa senza incidenti, ma ha riacceso il dibattito politico anche nel mondo accademico veneto, dove il tema della libertà di opinione e del conflitto israelo-palestinese divide studenti e docenti.