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Famiglia riunita
06.11.2025 - 11:29
Il logo di Chi l'ha visto?
Una storia che intreccia musica, pandemia e destini rimasti sospesi per oltre sessant’anni si è chiusa proprio in Veneto. A Padova, infatti, è stato ritrovato Marco, 67 anni, figlio naturale e unico erede di Malcom, musicista originario della Guiana, morto in Svezia durante l’emergenza Covid.
A scoprire l’uomo è stata la redazione della trasmissione “Chi l’ha visto?” di Rai 3, che aveva raccolto l’appello della vedova del musicista. La donna, dopo la morte del marito, aveva chiesto aiuto per ritrovare il bambino nato nel 1958 a Trieste, frutto di una breve relazione che Malcom ebbe a Londra con una giovane triestina poi rientrata in Italia.
Il caso era stato già raccontato dal programma quattro anni fa, ma il servizio andato in onda a settembre ha riacceso l’interesse del pubblico. Decine di segnalazioni sono arrivate da tutto il Nordest, finché una pista concreta ha condotto gli autori del programma proprio a Padova, dove Marco vive da tempo.
Il 67enne, seguito dai servizi sociali, è stato descritto come una persona mite e riservata, con una grande passione per lo studio. «Sono nato geneticamente studente – ha raccontato ai microfoni della Rai – studio tutto lo scibile umano, per capire il mondo di oggi». Durante l’intervista, trasmessa ieri sera, Marco ha accettato di comparire solo di spalle.
Della sua infanzia nella città del Santo ricorda gli sguardi curiosi dei compagni: «Mi chiedevano sempre da dove venissi e io rispondevo: “stampato a Londra e nato in Italia”».
Ora, grazie al lavoro della trasmissione e alla tenacia della vedova del musicista, Marco potrebbe ricevere una eredità ancora valida secondo la legge svedese. Ma lui minimizza: «Non c’è nessun risarcimento da ricevere – dice – perché non ho avuto nessun danno. Sto bene così, nella mia solitudine».
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