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Bilancio 2025, Manildo attacca Stefani: “Aiuti ai ricchi, il ceto medio dimenticato”

Il candidato del centrosinistra critica la manovra e invita il rivale di centrodestra a chiarire la sua posizione

Bilancio 2025, Manildo attacca Stefani: “Aiuti ai ricchi, il ceto medio dimenticato”

Foto di repertorio

La campagna elettorale in Veneto entra nel vivo con uno scontro a distanza sulla manovra di bilancio nazionale. Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra, attacca duramente il rivale di centrodestra Alberto Stefani, accusando la manovra di favorire i redditi più alti e penalizzare famiglie, lavoratori e pensionati.

«Bankitalia e Istat lo dicono chiaramente: questa manovra aiuta i più ricchi e dimentica il ceto medio», sottolinea Manildo. «Eppure da Stefani, vice segretario nazionale della Lega e parlamentare, nessuna parola». Secondo il candidato, la politica economica del governo premia i dirigenti con 408 euro medi di risparmio fiscale, mentre agli operai restano solo 23 euro.

Manildo denuncia anche gli effetti locali: famiglie schiacciate dal costo della vita, salari stagnanti e giovani costretti a lasciare la regione. «Se Stefani vuole occuparsi di sociale, inizi col dire ai suoi alleati che servono più risorse per sanità, asili, casa e salari, non benefici per chi sta già meglio», aggiunge, citando anche il rischio di un nuovo condono fiscale come ulteriore regalo ai furbetti che evadono le tasse.

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