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Sicurezza e prevenzione

Rovigo in prima linea contro le truffe: boom di partecipazione al corso anti-raggiri

Oltre 200 cittadini all’incontro promosso dal Comune e dall’Università Popolare Polesana con la Guardia di Finanza: dal finto tecnico al deepfake vocale

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immagine di repertorio

È stata una vera e propria lezione di difesa civile quella che si è svolta il 3 novembre all’Università Popolare Polesana. Più di duecento cittadini hanno preso parte al corso gratuito di sensibilizzazione contro le truffe, promosso dal Comune di Rovigo in collaborazione con la Guardia di Finanza.

A guidare l’incontro, il Colonnello Francesco Sodano, Comandante Provinciale delle Fiamme Gialle, affiancato dall’assessore alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità Nadja Bala. L’obiettivo: aiutare i cittadini a riconoscere e prevenire i raggiri, un fenomeno in continua evoluzione che ormai colpisce persone di tutte le età.

Il Colonnello Sodano ha presentato una sorta di “manuale anti-truffa” spiegando che, con le nuove tecnologie e i cosiddetti deepfake vocali, nessuno può dirsi completamente al sicuro. “Siamo tutti vulnerabili – ha sottolineato – ma conoscere i meccanismi dell’inganno è il primo passo per difendersi.”

Durante l’incontro sono stati illustrati i principali tipi di truffe, dalle più classiche come il “finto tecnico” o la truffa dello specchietto, fino a quelle digitali: phishing via email, smishing tramite SMS o WhatsApp, vishing con chiamate da falsi operatori bancari e persino i raggiri sentimentali online, noti come romance scam.

Tra i consigli più importanti emersi, quello di denunciare sempre: molte truffe, infatti, possono essere perseguite solo se la vittima presenta querela. “Nella fretta nasce l’errore – ha ricordato Sodano – e spesso è proprio la fretta che i truffatori sfruttano.”

Gli esperti hanno anche elencato i “sei campanelli d’allarme” da non ignorare: urgenze sospette, richieste di dati personali, errori grammaticali nei messaggi, offerte troppo vantaggiose, pagamenti anticipati e contatti provenienti da numeri o indirizzi sconosciuti.

A chiudere l’incontro, l’intervento dell’assessore Nadja Bala, che ha ringraziato i partecipanti per l’interesse dimostrato: “La risposta dei rodigini è la prova che c’è voglia di informarsi e proteggersi. Una comunità consapevole è una comunità più forte.”

L’Università Popolare Polesana ha infine annunciato che il corso verrà replicato anche in altre sedi della provincia per raggiungere un numero ancora maggiore di cittadini del Polesine, continuando così il percorso di formazione alla sicurezza e alla prevenzione.

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