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Salute
09.11.2025 - 09:40
Foto di repertorio
Per qualche ora la sala giunta di Palazzo Barbiani a Cavarzere si è trasformata in un ambulatorio efficiente, accogliente e soprattutto utile: 50 cittadini hanno scelto di vaccinarsi, per un totale di 52 somministrazioni tra antinfluenzale e anti‑Covid. Numeri che, al di là della statistica, raccontano una comunità che investe sulla propria salute.
L’iniziativa, promossa dall’Ulss 3 Serenissima con il personale del Sisp (Servizio di igiene e sanità pubblica), ha portato la prevenzione nel cuore della città. La sede municipale ha accolto un percorso semplice e informativo: oltre alla possibilità di ricevere il vaccino antinfluenzale, l’anti‑Covid o entrambi, i cittadini hanno ottenuto chiarimenti sulle altre vaccinazioni raccomandate per le diverse fasce d’età e condizioni di rischio.
Il coordinamento dell’attività è stato indicato come guidato dal dottor Vittorio Selle, mentre sul campo la squadra operativa a Cavarzere è stata guidata da Vittorio Cristofori del Sisp, affiancato dall’infermiere professionale Simonetta Ecca e dall’assistente sanitario Daniele Bonaldo. Un assetto snello, ma capace di coniugare accoglienza e competenza.
Dati alla mano, l’evento ha permesso “a 50 cittadini di ricevere 52 vaccinazioni complessive”, ha spiegato l’assessore alle politiche sanitarie Marco Grandi. Il dato suggerisce che una parte dei presenti abbia optato per la doppia protezione, influenza e Covid, cogliendo l’opportunità di un unico accesso per rafforzare il proprio scudo immunitario.
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“Invitiamo soprattutto i più fragili a continuare a proteggersi”, ha sottolineato Grandi, rimarcando il valore di un gesto semplice per l’autoprevenzione e la tutela della comunità. L’assessore ha definito la giornata “un segnale concreto da parte dell’amministrazione comunale sull’importanza delle vaccinazioni, soprattutto per gli over 65 e per i soggetti fragili, nei quali la prevenzione risulta particolarmente raccomandata”.
Il messaggio è chiaro: l’iniziativa non si chiude qui. “Questa iniziativa continuerà naturalmente attraverso i tradizionali canali dei medici di medicina generale, che rimangono il presidio fondamentale per questo tipo di attività”, ha aggiunto Grandi. Per chi non ha potuto partecipare, l’invito è a rivolgersi al proprio medico per completare il percorso vaccinale: semplice, tracciabile, vicino.
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