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Elezioni regionali 2025
10.11.2025 - 08:34
Foto di repertorio
Un nuovo affondo nella corsa verso Palazzo Balbi. Giovanni Manildo, candidato presidente del Veneto per la coalizione di centrosinistra, punta il dito contro Alberto Stefani accusandolo di moltiplicare promesse di assessorati “su misura” a ogni tappa elettorale. «Va bene tutto, ma così si arriva alla presa in giro della gente – attacca Manildo –. In poche settimane abbiamo perso il conto degli assessorati dedicati che Stefani ha annunciato: prima quello al sociale, scorporato dalla sanità, poi all’agricoltura, quindi al turismo e ieri addirittura quello alla montagna. Tutti con una sola delega. Siamo già a cinque, senza contare la salute, e sempre che si fermi qui».
Manildo ricorda che la macchina regionale non può contare su un numero illimitato di poltrone: «Gli assessori in Veneto sono otto più il presidente. Quindi tre dovrebbero farsi carico di tutte le altre venticinque deleghe regionali. Mi chiedo come, esattamente».
Da qui la sfida diretta al candidato del centrodestra: «Lo invitiamo a disegnare lo schema della giunta che ha in mente. Se vuole essere credibile, mostri come intende organizzare cinque assessorati monomateria e tre per tutto il resto. Altrimenti non sono promesse elettorali, ma prese in giro».
Il candidato del centrosinistra rivendica invece un approccio diverso: «Noi domani presenteremo il nome della persona che, in caso di vittoria, sarà chiamata a guidare sanità e sociale: una figura di alto profilo tecnico. La sanità è troppo importante per diventare oggetto di spartizioni di partito».
E conclude con un attacco politico diretto: «Nel centrodestra si parla solo di poltrone e caselle, con il consueto duello tra Lega e Fratelli d’Italia. Noi invece parliamo di contenuti, e non prendiamo in giro nessuno. È questa la differenza».
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