A Padova la ricerca diventa un gioco: tornano gli Open Day alla Torre della Speranza

Gli studenti indossano i camici dei ricercatori e scoprono la biomedicina attraverso escape game interattivi

Alessia Scarpa

Email:

redazione@lapiazzaweb.it

10.11.2025 - 10:00

A Padova la ricerca diventa un gioco: tornano gli Open Day alla Torre della Speranza

Foto dell'evento

Torna anche quest’anno l’attesissimo appuntamento con gli Open Day della Torre dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, dedicati alle scuole nell’ambito del progetto “Adotta un Ricercatore”. L’iniziativa, che mira ad avvicinare gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado al mondo della ricerca scientifica, si svolgerà martedì 11, mercoledì 12 e giovedì 27 novembre presso la sede dell’Istituto in Corso Stati Uniti 4. Il fulcro dell’esperienza è l’escape game “Vesti i panni della ricerca”, in cui i ragazzi, suddivisi in squadre, affrontano quiz e sfide scientifiche guidati dai ricercatori. Gli studenti potranno sperimentare in prima persona il lavoro in laboratorio, imparando l’importanza della collaborazione e del ragionamento logico per raggiungere risultati concreti nella ricerca biomedica. L’iniziativa prevede inoltre l’uso di microscopi digitali didattici e camici forniti da partner locali, e si inserisce nel progetto regionale “COCO PLUS – Abbracciare il Cambiamento per un Futuro alla PARI”, dedicato alla promozione della parità di genere nella scienza. Ogni mattinata si concluderà con un dialogo diretto con i ricercatori e una visita ai laboratori, per comprendere come la ricerca scientifica contribuisca al benessere della società. Secondo il Direttore Scientifico dell’IRP, Prof. Eugenio Baraldi, e il Coordinatore Scientifico Prof. Maurizio Muraca, “educare all’interesse per la ricerca e diffondere la cultura scientifica significa fornire agli studenti strumenti per orientarsi in un mondo complesso e ricco di informazioni”. L’Amministratore Delegato dell’Istituto, Gen. Dottor Stefano Lupi, sottolinea che gli Open Day “rappresentano un’occasione unica per avvicinare scuole e famiglie al valore della ricerca e del volontariato, offrendo agli studenti spunti per orientare il proprio futuro formativo”.

Torna anche quest’anno l’attesissimo appuntamento con gli Open Day della Torre dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, dedicati alle scuole nell’ambito del progetto “Adotta un Ricercatore”. L’iniziativa, che mira ad avvicinare gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado al mondo della ricerca scientifica, si svolgerà martedì 11, mercoledì 12 e giovedì 27 novembre presso la sede dell’Istituto in Corso Stati Uniti 4.

Il fulcro dell’esperienza è l’escape game “Vesti i panni della ricerca”, in cui i ragazzi, suddivisi in squadre, affrontano quiz e sfide scientifiche guidati dai ricercatori. Gli studenti potranno sperimentare in prima persona il lavoro in laboratorio, imparando l’importanza della collaborazione e del ragionamento logico per raggiungere risultati concreti nella ricerca biomedica.

L’iniziativa prevede inoltre l’uso di microscopi digitali didattici e camici forniti da partner locali, e si inserisce nel progetto regionale “COCO PLUS – Abbracciare il Cambiamento per un Futuro alla PARI”, dedicato alla promozione della parità di genere nella scienza. Ogni mattinata si concluderà con un dialogo diretto con i ricercatori e una visita ai laboratori, per comprendere come la ricerca scientifica contribuisca al benessere della società.

Secondo il Direttore Scientifico dell’IRP, Prof. Eugenio Baraldi, e il Coordinatore Scientifico Prof. Maurizio Muraca, “educare all’interesse per la ricerca e diffondere la cultura scientifica significa fornire agli studenti strumenti per orientarsi in un mondo complesso e ricco di informazioni”.

L’Amministratore Delegato dell’Istituto, Gen. Dottor Stefano Lupi, sottolinea che gli Open Day “rappresentano un’occasione unica per avvicinare scuole e famiglie al valore della ricerca e del volontariato, offrendo agli studenti spunti per orientare il proprio futuro formativo”.