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Elezioni regionali
10.11.2025 - 14:53
Antonella Tocchetto, consigliere comunale e vicepresidente del gruppo di minoranza in consiglio comunale a Treviso
«Il Veneto deve tornare a essere una terra di opportunità, non un luogo dove casa e lavoro diventano sogni irraggiungibili». Con queste parole, Antonella Tocchetto, avvocata e consigliera comunale a Treviso, ha aperto il suo intervento a Buongiorno Veneto, la trasmissione che l’ha vista protagonista come candidata al Consiglio regionale nella lista del centrosinistra guidato da Giovanni Manildo.
Tocchetto ha puntato il dito contro l’aumento dei canoni d’affitto, che sta mettendo in difficoltà giovani e famiglie. «A Treviso un appartamento arriva ormai a costare oltre 1.000 euro al mese. Per un trentenne con uno stipendio medio è una spesa insostenibile», ha dichiarato.
Per contrastare quella che definisce “l’emergenza casa”, la candidata propone la creazione di un fondo regionale per l’edilizia e l’affitto, finanziato con parte del bilancio del Veneto, che ammonta a circa 17 miliardi di euro. «Sette miliardi – ha ricordato – non sono destinati alla sanità. Si può e si deve investire per garantire un tetto a chi non ce l’ha».
Altro tema centrale è la libertà economica delle donne, che Tocchetto considera la chiave per uscire da situazioni di violenza o dipendenza familiare. «Molte non denunciano perché non sono economicamente autonome – ha spiegato –. Hanno lavori precari o conti condivisi, e questo le blocca».
La proposta include più risorse per i consultori e i centri antiviolenza, oltre a progetti di co-housing per donne che vogliono ripartire. Tocchetto suggerisce anche percorsi di rieducazione obbligatori per gli uomini maltrattanti: «Proprio come chi guida in stato di ebbrezza deve seguire un corso, anche chi usa violenza deve essere rieducato».
La candidata del PD ha poi parlato di sicurezza sul lavoro, richiamando l’attenzione sulle troppe tragedie che ogni anno colpiscono il Veneto. «Ogni lavoratore deve potersi alzare la mattina e tornare a casa sano – ha ribadito –. Nessuno dovrebbe morire per lavorare».
Per questo propone di rafforzare gli Spisal, i servizi di prevenzione che controllano la sicurezza nei luoghi di lavoro, e di garantire maggiori tutele a chi lavora con partita IVA. «Serve un equilibrio – ha concluso – tra sostegno alle imprese e rispetto per chi lavora. Solo così costruiremo un Veneto più giusto e solidale».
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