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Attualità
14.11.2025 - 09:44
Foto di repertorio
“Il bello della Lega è che si lascia un ampio margine di manovra”. Così Roberto Vannacci, vicesegretario del partito ed europarlamentare, intervenendo al programma Te lo do io il Veneto di Radio Veneto24.
Negli ultimi giorni, ha spiegato Vannacci, non ha avuto contatti né con Luca Zaia, né con Alberto Stefani, né con Matteo Salvini, impegnato nella campagna elettorale in Campania. “Non ci siamo coordinati nemmeno con Gianpiero Zini su cosa dire o fare. Ognuno ha libertà di azione”, ha aggiunto, sottolineando il concetto di autonomia interna al partito.
Il vicesegretario ha poi replicato alle polemiche giornalistiche, spesso legate a vecchi libri o a questioni ideologiche: “C’è sempre una certa stampa che insiste su fascismo e nostalgie. Il mio libro del 2023 è diventato un caso, e ancora oggi emergono cliché o accuse infondate, come quelle sulla pelle nera di Paola Egonu. Noi guardiamo alla realtà, non alle accuse”.
Sulla questione delle presunte simpatie putiniane del candidato sostenuto da Vannacci in provincia di Verona, Stefano Valdegamberi, l’ex generale dell’esercito è stato chiaro: “Gli imputano di avere una villa in Crimea, ma non è imputato di alcunché e non riceve soldi da Putin o da altri. Ha idee che coincidono in parte con le mie, e per questo lo sostengo”. Vannacci sarà al fianco di Valdegamberi martedì 18 nel Veronese.
Con queste parole, Vannacci ha voluto ribadire autonomia politica, difesa dei candidati e attenzione ai contenuti piuttosto che alle polemiche mediatiche, sottolineando la linea del partito sulle campagne locali.
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