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Fabio Bui presenta il “Piano Veneto 2035” con focus su lavoro, sanità e semplificazione amministrativa

Il candidato presidente propone dieci punti per rilanciare il Veneto, puntando su servizi territoriali, innovazione digitale e dialogo con i Comuni

Fabio Bui

Fabio Bui

Il candidato alla presidenza della Regione Veneto, Fabio Bui, ha annunciato oggi il “Piano Veneto 2035”, un programma in dieci punti pensato per definire un nuovo modello di sviluppo regionale. Il documento mette al centro lavoro di qualità, rigenerazione dei servizi sanitari, innovazione amministrativa e tutela delle comunità locali.

Il piano sarà presentato ufficialmente nelle prossime settimane a istituzioni, sindaci e categorie economiche, ma le linee guida sono già note. Tra gli obiettivi principali figurano la riduzione del 30% dei tempi burocratici grazie a un sistema di autorizzazioni digitali unificate, il potenziamento della sanità territoriale con 25 nuovi poli infermieristici e un piano straordinario per medici di base nelle aree carenti, incentivi per giovani e imprese legati alla transizione demografica e tecnologica e un nuovo patto Regione-Comuni con fondi vincolati per sicurezza urbana, trasporti locali e manutenzione del patrimonio pubblico.

«Il Veneto ha bisogno di tornare a fare programmazione vera, non ad inseguire emergenze», ha sottolineato Bui. «I territori chiedono risposte concrete: sulla sanità, sulla mobilità, sulle imprese che faticano, sulle famiglie che non trovano servizi. Noi portiamo un metodo, non uno slogan».

Il candidato ha aggiunto che oggi manca una direzione stabile e che «la Regione deve tornare ad ascoltare chi amministra i territori. I sindaci conoscono i problemi delle comunità molto più delle segreterie politiche. Questo piano nasce da un anno di incontri, non da un hashtag».

Il “Piano Veneto 2035” sarà disponibile online nei prossimi giorni, accompagnato da un calendario trasparente delle consultazioni pubbliche.

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