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20.11.2025 - 17:00
Foto di repertorio
Le stelle di neutroni, residui ultradensi di stelle esplose, potrebbero nascondere indizi sull’esistenza di una quinta forza della natura, oltre alla gravitazionale, elettromagnetica e nucleare forte e debole. Una ricerca pubblicata su Physical Review Letters dalle università di Padova, Bari, Sydney e dal laboratorio DESY Zeuthen mostra come il raffreddamento di questi oggetti estremi possa rivelare interazioni finora sconosciute.
Analizzando stelle isolate come le “Magnifiche Sette” e la pulsar PSR J0659, i ricercatori hanno simulato l’effetto di particelle ipotetiche mediatrici della nuova forza. I risultati indicano che la loro presenza accelererebbe il raffreddamento delle stelle di neutroni, permettendo di fissare limiti fino a un milione di volte più stringenti rispetto agli esperimenti terrestri precedenti.
«Se una nuova forza agisse tra particelle a distanze minime come lo spessore di un capello, le osservazioni astronomiche sarebbero il miglior strumento per scoprirla», spiega Edoardo Vitagliano, docente all’Università di Padova e autore principale dello studio.
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