Lenze Italia a rischio delocalizzazione: FIOM-CGIL Verona chiede l’intervento della Regione

Oltre 30 posti di lavoro minacciati a Isola Rizza, sindacato sollecita l’Unità di Crisi per salvaguardare occupazione e produzione locale

Alessia Scarpa

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20.11.2025 - 18:53

Lenze Italia a rischio delocalizzazione: FIOM-CGIL Verona chiede l’intervento della Regione

Foto sul posto

La FIOM-CGIL di Verona ha richiesto con urgenza l’attivazione dell’Unità di Crisi della Regione Veneto per affrontare la delicata situazione occupazionale di Lenze Italia S.r.l., azienda specializzata in componenti per l’automazione industriale con sede a Isola Rizza. Il timore principale riguarda il possibile trasferimento della produzione in Polonia, decisione che metterebbe a rischio oltre trenta posti di lavoro e le famiglie dei dipendenti, oltre a colpire l’economia del territorio veronese. «Non possiamo accettare che la delocalizzazione sia considerata una soluzione senza un confronto approfondito sulle alternative, come reindustrializzazione o potenziamento della produzione in Italia – spiegano i rappresentanti FIOM-CGIL Verona –. L’Unità di Crisi deve valutare tutte le opzioni per garantire continuità produttiva e tutela dei lavoratori, comprese eventuali riconversioni o la ricerca di nuovi investitori. Il sindacato sottolinea l’importanza di un percorso di confronto istituzionale trasparente con l’azienda per tutelare professionalità, il legame con il territorio e la responsabilità sociale d’impresa.

La FIOM-CGIL di Verona ha richiesto con urgenza l’attivazione dell’Unità di Crisi della Regione Veneto per affrontare la delicata situazione occupazionale di Lenze Italia S.r.l., azienda specializzata in componenti per l’automazione industriale con sede a Isola Rizza.

Il timore principale riguarda il possibile trasferimento della produzione in Polonia, decisione che metterebbe a rischio oltre trenta posti di lavoro e le famiglie dei dipendenti, oltre a colpire l’economia del territorio veronese.

«Non possiamo accettare che la delocalizzazione sia considerata una soluzione senza un confronto approfondito sulle alternative, come reindustrializzazione o potenziamento della produzione in Italia – spiegano i rappresentanti FIOM-CGIL Verona –. L’Unità di Crisi deve valutare tutte le opzioni per garantire continuità produttiva e tutela dei lavoratori, comprese eventuali riconversioni o la ricerca di nuovi investitori.

Il sindacato sottolinea l’importanza di un percorso di confronto istituzionale trasparente con l’azienda per tutelare professionalità, il legame con il territorio e la responsabilità sociale d’impresa.