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La proposta
03.12.2025 - 11:30
Villa Petrobelli che il Comune vorrebbe acquisire
Un gioiello del patrimonio storico-culturale di Due Carrare potrebbe diventare di proprietà del Comune. Il consiglio comunale ha approvato una delibera che propone l’acquisto da parte dell’ente locale di villa Priuli Talpo Petrobelli e delle sue pertinenze. Il complesso immobiliare, situato in centro paese a pochi metri dal municipio, è una delle più vive testimonianze della storia di Due Carrare.
Villa Petrobelli, rimaneggiata nelle varie epoche, ha un’origine quasi millenaria. Da qui partì la nobile famiglia dei Da Carrara che nel ‘300, all’apice delle sue fortune, arrivò a dominare un territorio che si estendeva da Padova a Treviso, da Monselice a Feltre, da Cittadella a Conegliano. “Stiamo parlando di un patrimonio che travalica i confini di Due Carrare per inserirsi nella grande storia del Veneto nell’arco di un millennio – commenta il sindaco Davide Moro -. Per questo motivo nel momento in cui i privati hanno deciso di mettere in vendita il complesso, l’amministrazione comunale ha deciso di intraprendere il percorso amministrativo per rendere pubblico il patrimonio culturale che il complesso rappresenta; per rendere fruibile in primis alla cittadinanza uno spazio in centro paese che rappresenta le radici e la storia della comunità”.
La storia di villa Petrobelli inizia intorno all’anno Mille, quando una famiglia probabilmente di origine germanica, che in seguito assunse la denominazione Da Carrara, si insediò nell’attuale Carrara San Giorgio, costruendovi un castello, per presidiare l’antica via Annia. Oggi di quel castrum restano alcune testimonianze: mura di cinta in conci di trachite con merlature ghibelline, resti del basamento di torri, portali in pietra che emergono dalla stratificazione degli edifici successivi. “L’analisi stratigrafica condotta dall'architetto Nicola Badan e dall'ingegnere Davide Zanon – spiega il sindaco - racconta con dovizia di particolari la stratigrafia delle evoluzioni vissute dal complesso”.
Dopo la caduta dei Da Carrara intorno al 1400 per opera della Repubblica di Venezia, il complesso passò ai Bragadin. La trasformazione decisiva avvenne nel 1597, quando l’architetto Vincenzo Scamozzi progettò per i Priuli l’elegante villa che ancora oggi domina il complesso.
Il risultato è un unicum nel panorama veneto: castello medievale, residenza nobiliare veneziana e villa scamozziana convivono in una stratificazione leggibile ancora oggi attraverso le murature, i portali, le barchesse e l’edificio a loggetta. Accanto al complesso di villa Priuli-Petrobelli c’è palazzo Tondello, altro punto nevralgico dei Da Carrara, e a poche centinaia di metri sorge l’abbazia di Santo Stefano, che accoglie le spoglie di Marsilio I da Carrara, signore di Padova.
Francesco Sturaro
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