Ospedale di Santorso: inaugurata la “Stanza di Sonia”, rifugio sicuro per le donne vittime di violenza

Un nuovo spazio accogliente nel Pronto Soccorso per offrire protezione e supporto psicologico alle vittime

Stefano Gabbiano

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25.11.2025 - 17:31

Ospedale di Santorso: inaugurata la “Stanza di Sonia”, rifugio sicuro per le donne vittime di violenza

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In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, l’Ospedale di Santorso ha inaugurato un nuovo spazio dedicato alle donne vittime di abusi fisici, psicologici o economici. La “Stanza di Sonia”, così chiamata in memoria dell’infermiera Sonia Dalla Vecchia, scomparsa tragicamente un anno fa, nasce con l’obiettivo di garantire sicurezza, riservatezza e accoglienza a chi ha subito violenza. Ogni anno il Pronto Soccorso di Santorso registra tra i 100 e i 120 accessi per episodi di violenza di genere, una media di quasi un caso ogni tre giorni. La stanza, realizzata in collaborazione con l’Le Amiche di Anna, è concepita come un salottino accogliente, con lavandino, sedute comode e pannelli decorativi donati dall’illustratrice Carla Manea. Lo spazio è pensato anche per i bambini, con seggioline, giochi, libri e fasciatoio, permettendo alle madri di vivere un momento di serenità insieme ai figli. «Curare le ferite fisiche è solo una parte del nostro lavoro», spiega la dott.ssa Giulia Castiglione, direttrice del Pronto Soccorso. «Molto più importante è far sentire le donne protette e accolte, offrendo loro uno spazio dove riflettere e ripartire. La stanza diventa anche un punto di accesso alla rete territoriale antiviolenza, dove le associazioni possono fornire ascolto, sostegno materiale e aiuto concreto per ricostruire una vita autonoma». Il direttore generale dell’ULSS 7 Pedemontana, Carlo Bramezza, sottolinea l’importanza del progetto: «Inaugurare la “Stanza di Sonia” oggi, nel giorno dedicato all’eliminazione della violenza sulle donne, significa trasmettere un messaggio chiaro: esiste nel territorio una rete pronta ad accogliere e sostenere le vittime, offrendo protezione e strumenti per ricominciare». Secondo la dott.ssa Elisabetta Ruzzon, medico del Pronto Soccorso, la violenza di genere si manifesta in molte forme e può avere conseguenze profonde anche sulla salute mentale: «Molte donne arrivano con sintomi fisici legati allo stress o agli abusi subiti, come tachicardia o attacchi di panico, senza comprendere che derivano dalla violenza domestica. Spesso le aiutiamo a riconoscere questi segnali e a cercare supporto prima che le ferite diventino evidenti». La “Stanza di Sonia” rappresenta così non solo un luogo fisico, ma un simbolo concreto dell’impegno dell’Ospedale di Santorso nella tutela delle donne. «Sonia Dalla Vecchia ha dedicato la sua vita a questa causa», conclude la dott.ssa Castiglione. «Intitolare a lei questa stanza è un modo per ricordarla e continuare il suo lavoro a favore delle vittime di violenza».

In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, l’Ospedale di Santorso ha inaugurato un nuovo spazio dedicato alle donne vittime di abusi fisici, psicologici o economici. La “Stanza di Sonia”, così chiamata in memoria dell’infermiera Sonia Dalla Vecchia, scomparsa tragicamente un anno fa, nasce con l’obiettivo di garantire sicurezza, riservatezza e accoglienza a chi ha subito violenza.

Ogni anno il Pronto Soccorso di Santorso registra tra i 100 e i 120 accessi per episodi di violenza di genere, una media di quasi un caso ogni tre giorni. La stanza, realizzata in collaborazione con l’Le Amiche di Anna, è concepita come un salottino accogliente, con lavandino, sedute comode e pannelli decorativi donati dall’illustratrice Carla Manea. Lo spazio è pensato anche per i bambini, con seggioline, giochi, libri e fasciatoio, permettendo alle madri di vivere un momento di serenità insieme ai figli.

«Curare le ferite fisiche è solo una parte del nostro lavoro», spiega la dott.ssa Giulia Castiglione, direttrice del Pronto Soccorso. «Molto più importante è far sentire le donne protette e accolte, offrendo loro uno spazio dove riflettere e ripartire. La stanza diventa anche un punto di accesso alla rete territoriale antiviolenza, dove le associazioni possono fornire ascolto, sostegno materiale e aiuto concreto per ricostruire una vita autonoma».

Il direttore generale dell’ULSS 7 Pedemontana, Carlo Bramezza, sottolinea l’importanza del progetto: «Inaugurare la “Stanza di Sonia” oggi, nel giorno dedicato all’eliminazione della violenza sulle donne, significa trasmettere un messaggio chiaro: esiste nel territorio una rete pronta ad accogliere e sostenere le vittime, offrendo protezione e strumenti per ricominciare».

Secondo la dott.ssa Elisabetta Ruzzon, medico del Pronto Soccorso, la violenza di genere si manifesta in molte forme e può avere conseguenze profonde anche sulla salute mentale: «Molte donne arrivano con sintomi fisici legati allo stress o agli abusi subiti, come tachicardia o attacchi di panico, senza comprendere che derivano dalla violenza domestica. Spesso le aiutiamo a riconoscere questi segnali e a cercare supporto prima che le ferite diventino evidenti».

La “Stanza di Sonia” rappresenta così non solo un luogo fisico, ma un simbolo concreto dell’impegno dell’Ospedale di Santorso nella tutela delle donne. «Sonia Dalla Vecchia ha dedicato la sua vita a questa causa», conclude la dott.ssa Castiglione. «Intitolare a lei questa stanza è un modo per ricordarla e continuare il suo lavoro a favore delle vittime di violenza».