Teatro Camploy ospita “Caino e Abele”: la break dance incontra la riflessione sui conflitti universali

Lo spettacolo della Compagnia Rodisio porta a Verona una rilettura simbolica e contemporanea della celebre vicenda biblica, tra danza urbana e ricerca educativa

Alessia Scarpa

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29.11.2025 - 09:00

Teatro Camploy ospita “Caino e Abele”: la break dance incontra la riflessione sui conflitti universali

Foto di repertorio

Domenica il Teatro Camploy accoglierà lo spettacolo “Caino e Abele”, firmato da Manuela Capece e Davide Doro, con gli interpreti Alberto Galluzzi e Federico Sapucci. La messa in scena rientra nel progetto educativo del Comune di Verona “Come il vento che corre la terra”, sostenuto dalla Fondazione Cariverona, e vede la collaborazione di BamBam Teatro. La produzione è curata dalla compagnia RODISIO/TAK Theater Liechtenstein, in sinergia con il Festival “Resistere e Creare” di Genova e “Fuori Luogo Auditorium Dialma Ruggie” di La Spezia. Lo spettacolo propone una rilettura della storia biblica di Caino e Abele, presentandola in chiave simbolica e contemporanea. La Compagnia Rodisio utilizza la break dance come linguaggio principale, concentrandosi su temi universali come la paura e l’incapacità di accettare la sconfitta, e lasciando da parte gli aspetti religiosi. I protagonisti vengono rappresentati come giovani breakers pieni di energia, che si muovono al ritmo della terra e del beat della street dance, incarnando la ribellione e la ricerca di identità tipiche di una generazione che sfida la vita urbana. La narrazione visiva dello spettacolo integra elementi della danza grezza con riferimenti all’Art Brut, all’arte primitiva e alla street art, da Basquiat a Carlo Zinelli, creando immagini spesso rozze, ironiche e grottesche, simbolo di fragilità, sensibilità ed emarginazione. Al centro della vicenda, viene evidenziata la difficoltà di accettare la sconfitta e le conseguenze di un gesto estremo, invitando lo spettatore a riflettere sul valore dell’altro, sulla crescita personale e sulla possibilità di superare le sfide con empatia e rispetto. La Compagnia Rodisio, fondata a Parma nel 2005 da Manuela Capece e Davide Doro, porta avanti una ricerca teatrale internazionale, con spettacoli tradotti in dieci lingue e tournée in Europa, Asia e America. Il linguaggio scenico della compagnia si nutre di quotidianità e ironia, integrando materiali raccolti nei laboratori di formazione e nei percorsi di ricerca condotti negli anni, in Italia e all’estero.

Domenica il Teatro Camploy accoglierà lo spettacolo “Caino e Abele”, firmato da Manuela Capece e Davide Doro, con gli interpreti Alberto Galluzzi e Federico Sapucci. La messa in scena rientra nel progetto educativo del Comune di Verona “Come il vento che corre la terra”, sostenuto dalla Fondazione Cariverona, e vede la collaborazione di BamBam Teatro. La produzione è curata dalla compagnia RODISIO/TAK Theater Liechtenstein, in sinergia con il Festival “Resistere e Creare” di Genova e “Fuori Luogo Auditorium Dialma Ruggie” di La Spezia.

Lo spettacolo propone una rilettura della storia biblica di Caino e Abele, presentandola in chiave simbolica e contemporanea. La Compagnia Rodisio utilizza la break dance come linguaggio principale, concentrandosi su temi universali come la paura e l’incapacità di accettare la sconfitta, e lasciando da parte gli aspetti religiosi. I protagonisti vengono rappresentati come giovani breakers pieni di energia, che si muovono al ritmo della terra e del beat della street dance, incarnando la ribellione e la ricerca di identità tipiche di una generazione che sfida la vita urbana.

La narrazione visiva dello spettacolo integra elementi della danza grezza con riferimenti all’Art Brut, all’arte primitiva e alla street art, da Basquiat a Carlo Zinelli, creando immagini spesso rozze, ironiche e grottesche, simbolo di fragilità, sensibilità ed emarginazione. Al centro della vicenda, viene evidenziata la difficoltà di accettare la sconfitta e le conseguenze di un gesto estremo, invitando lo spettatore a riflettere sul valore dell’altro, sulla crescita personale e sulla possibilità di superare le sfide con empatia e rispetto.

La Compagnia Rodisio, fondata a Parma nel 2005 da Manuela Capece e Davide Doro, porta avanti una ricerca teatrale internazionale, con spettacoli tradotti in dieci lingue e tournée in Europa, Asia e America. Il linguaggio scenico della compagnia si nutre di quotidianità e ironia, integrando materiali raccolti nei laboratori di formazione e nei percorsi di ricerca condotti negli anni, in Italia e all’estero.