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Confartigianato Veneto
27.11.2025 - 09:31
Foto di repertorio
Le imprese manifatturiere possono continuare ad accogliere studenti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, nonostante le novità introdotte dal decreto legge 159 del 31 ottobre 2025 sulle “misure urgenti per la sicurezza sul lavoro”. A ribadirlo è Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, che interviene per rassicurare aziende e istituti scolastici dopo l’allarme suscitato dal nuovo divieto – in vigore da novembre – per gli studenti di svolgere lavorazioni classificate ad alto rischio.
«L’alternanza nelle fabbriche e nei cantieri rimane pienamente consentita», chiarisce il presidente Armando Sartori. «Il divieto riguarda unicamente le mansioni collegate a lavorazioni considerate ad elevato rischio nel DVR aziendale. Gli studenti dei percorsi professionali e tecnici possono continuare a partecipare alle attività formative, osservare, affiancare e svolgere tutte le operazioni compatibili con la valutazione dei rischi di ciascuna impresa».
Il timore delle aziende – già alle prese con una forte carenza di manodopera qualificata – era quello di non poter più ospitare studenti di IPSIA, IEFP e ITS, fondamentali per garantire il ricambio generazionale in settori come meccanica, legno-arredo ed edilizia. Le tipologie di alternanza restano invece tutte attive: PCTO, stage ordinamentali e tirocini curriculari.
Le imprese dovranno però valutare caso per caso l’esposizione al rischio dello studente, indicando nel DVR misure di prevenzione e dispositivi di protezione necessari, così da assicurare percorsi formativi sicuri e coerenti con le normative.
Confartigianato propone ora un correttivo da inserire in fase di conversione del decreto: una comunicazione semplificata, analoga a quella prevista per le assunzioni, da effettuare ogni volta che un’azienda ospita uno studente. «Questo strumento – spiega Sartori – permetterebbe di verificare preventivamente ogni condizione di sicurezza, consolidando il trend positivo: nei primi sei mesi del 2025 le denunce di infortunio degli studenti sono diminuite del 13% rispetto al 2024».
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