Autovelox, dal 30 novembre multe solo dai dispositivi registrati

Il Ministero delle Infrastrutture pubblica l’elenco ufficiale: apparecchi non censiti non potranno più sanzionare gli automobilisti

Alessia Scarpa

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28.11.2025 - 09:36

Autovelox, dal 30 novembre multe solo dai dispositivi registrati

Foto di repertorio

Cambiano le regole per gli autovelox in tutta Italia: dal 30 novembre le multe emesse da dispositivi non presenti nell’elenco ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) saranno considerate <strong<nulle< strong=>. Lo stabilisce il nuovo censimento nazionale, volto a garantire trasparenza e uniformità nei controlli della velocità.</strong<nulle<> Il decretoha imposto a Comuni, Province e forze dell’ordine di comunicare entro 60 giorni tutte le informazioni sugli autovelox installati: marca, modello, numero di matricola, tipo di dispositivo, software utilizzato, coordinate esatte e eventuali strutture di protezione. Chi non avesse completato l’iter dovrà disattivare i dispositivi a partire dal 30 novembre. L’elenco dei dispositivi autorizzati sarà consultabile online. Il provvedimento ha riacceso il dibattito sulla distinzione tra autovelox “approvati” e “omologati”. Una società lombarda aveva contestato l’utilizzo dei dispositivi approvati, ritenendoli illegittimi senza un decreto tecnico specifico. Il Mit, però, ha chiarito il 21 novembre 2025 che approvazione e omologazione sono equivalenti per legge e garantiscono le stesse verifiche tecniche, respingendo le contestazioni e confermando che l’Amministrazione ha sempre operato nel rispetto della normativa vigente.

Cambiano le regole per gli autovelox in tutta Italia: dal 30 novembre le multe emesse da dispositivi non presenti nell’elenco ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) saranno considerate <strong<nulle< strong="">. Lo stabilisce il nuovo censimento nazionale, volto a garantire trasparenza e uniformità nei controlli della velocità.</strong<nulle<>

Il decretoha imposto a Comuni, Province e forze dell’ordine di comunicare entro 60 giorni tutte le informazioni sugli autovelox installati: marca, modello, numero di matricola, tipo di dispositivo, software utilizzato, coordinate esatte e eventuali strutture di protezione. Chi non avesse completato l’iter dovrà disattivare i dispositivi a partire dal 30 novembre. L’elenco dei dispositivi autorizzati sarà consultabile online.

Il provvedimento ha riacceso il dibattito sulla distinzione tra autovelox “approvati” e “omologati”. Una società lombarda aveva contestato l’utilizzo dei dispositivi approvati, ritenendoli illegittimi senza un decreto tecnico specifico. Il Mit, però, ha chiarito il 21 novembre 2025 che approvazione e omologazione sono equivalenti per legge e garantiscono le stesse verifiche tecniche, respingendo le contestazioni e confermando che l’Amministrazione ha sempre operato nel rispetto della normativa vigente.