Riapre il Teatro Politeama di Marostica con “333 Porcellini”, fiaba contemporanea per grandi e piccini

Dopo oltre trent’anni di silenzio, il Politeama torna a vivere grazie al recupero architettonico e culturale: domenica 30 novembre il primo spettacolo gratuito dedicato alle famiglie

Adamo Chiesa

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28.11.2025 - 16:16

333 porcellini, foto dello spettacolo

Marostica ritrova uno dei suoi luoghi simbolo: il Teatro Politeama riapre finalmente le porte al pubblico, pronto a ospitare grandi e piccini per la stagione teatrale 2025-2026. L’appuntamento d’esordio sarà domenica 30 novembre alle 16.30 con “333 Porcellini”, produzione de La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale, che ha firmato il testo Andrea Falcone e la regia Giacomo Bogani, con lo stesso Bogani affiancato da Elisa Vitiello e Julio Escamilla sul palco. Lo spettacolo propone una nuova lettura della fiaba tradizionale dei Tre Porcellini, reinterpretata in chiave moderna per esplorare la società di oggi. Il lupo cattivo diventa simbolo delle minacce della vita adulta, mentre i porcellini, uniti e solidali, rappresentano la capacità dei bambini di prendersi cura gli uni degli altri e di affrontare le difficoltà insieme. L’allestimento, gratuito e aperto alle famiglie, segue la preview “Politeama. Un palcoscenico per Marostica” dello scorso week-end e l’inaugurazione ufficiale del 29 novembre. Dopo decenni di silenzio, il teatro torna a pulsare, frutto di un lavoro di restauro che ha rispettato l’identità architettonica e la memoria culturale della città. Il titolo “333 Porcellini” nasce da un gioco con i numeri classici delle fiabe, ma dietro c’è una cifra reale e drammatica: 333 è il numero di bambini che, ogni quaranta minuti, devono lasciare le proprie case a causa della crisi climatica, secondo i dati più recenti dell’Unicef. Nel mondo, negli ultimi sei anni, 431 milioni di minori sono stati costretti a spostarsi, una media di 20.000 al giorno. «Quel lupo cattivo che soffia e soffia siamo noi adulti», spiegano gli autori de La Piccionaia. «Raccontare i porcellini significa proporre parole e immagini per un modo diverso di vivere, un nuovo patto tra bambini e adulti». Con questa prima rappresentazione, il Politeama diventa non solo teatro, ma spazio di comunità, dove la fantasia incontra la realtà e le famiglie possono condividere emozioni e riflessioni. La stagione si preannuncia ricca di appuntamenti che coinvolgeranno anche le scuole, confermando l’attenzione speciale alla crescita del pubblico più giovane.

Lo spettacolo propone una nuova lettura della fiaba tradizionale dei Tre Porcellini, reinterpretata in chiave moderna per esplorare la società di oggi. Il lupo cattivo diventa simbolo delle minacce della vita adulta, mentre i porcellini, uniti e solidali, rappresentano la capacità dei bambini di prendersi cura gli uni degli altri e di affrontare le difficoltà insieme.

L’allestimento, gratuito e aperto alle famiglie, segue la preview “Politeama. Un palcoscenico per Marostica” dello scorso week-end e l’inaugurazione ufficiale del 29 novembre. Dopo decenni di silenzio, il teatro torna a pulsare, frutto di un lavoro di restauro che ha rispettato l’identità architettonica e la memoria culturale della città.

Il titolo “333 Porcellini” nasce da un gioco con i numeri classici delle fiabe, ma dietro c’è una cifra reale e drammatica: 333 è il numero di bambini che, ogni quaranta minuti, devono lasciare le proprie case a causa della crisi climatica, secondo i dati più recenti dell’Unicef. Nel mondo, negli ultimi sei anni, 431 milioni di minori sono stati costretti a spostarsi, una media di 20.000 al giorno.

«Quel lupo cattivo che soffia e soffia siamo noi adulti», spiegano gli autori de La Piccionaia. «Raccontare i porcellini significa proporre parole e immagini per un modo diverso di vivere, un nuovo patto tra bambini e adulti».

Con questa prima rappresentazione, il Politeama diventa non solo teatro, ma spazio di comunità, dove la fantasia incontra la realtà e le famiglie possono condividere emozioni e riflessioni. La stagione si preannuncia ricca di appuntamenti che coinvolgeranno anche le scuole, confermando l’attenzione speciale alla crescita del pubblico più giovane.