Scopri tutti gli eventi
L'INIZIATIVA
29.11.2025 - 21:12
85 le donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno, 44 delle quali per mano di partner o ex partner. Numeri che fanno male e che ricordano quanto la violenza non sia un fenomeno lontano, ma un’ombra capace di insinuarsi anche nella nostra quotidianità.
Da questa consapevolezza è nata la serata di mercoledì 19 novembre al Vigorantino di Vigodarzere, promossa dall’Assessore ai Servizi Sociali, Istruzione, Cultura e Biblioteca del Comune di Vigodarzere Katia Bano.
All’iniziativa ha aderito Azzurro Donna Padova, il movimento femminile di Forza Italia impegnato nella valorizzazione del ruolo delle donne nella società, nella politica e nelle istituzioni.
L’incontro ha riunito cittadini e rappresentanti istituzionali – tutti con un dettaglio rosso – per ribadire un messaggio netto: no alla violenza di genere.
Tra gli ospiti la senatrice Roberta Toffanin, la coordinatrice provinciale Mara Lazzaro, la candidata consigliera regionale Elisa Venturini, l’assessore Katia Bano, il candidato consigliere Mirko Patron e il segretario della sezione di Forza Italia di Vigodarzere, Giorgio Martini.
Durante la serata sono state distribuite le candeline di “Accendi il cuore”, iniziativa nata a Vigodarzere e alla quale ha aderito anche il Comune di Conselve. Tutti i partecipanti sono stati invitati ad accenderle nella serata del 25 novembre e a condividere una foto sui social, per illuminare simbolicamente il buio della violenza con tante piccole luci.
«La violenza non è solo fisica», ha ricordato Lazzaro. Esiste anche quella psicologica, verbale, economica: umiliazioni, controllo, attacchi all’autostima. E la casa resta il luogo dove avviene la maggior parte degli abusi.
Azzurro Donna, presente in modo capillare in tutta la provincia, offre un supporto concreto alle donne vittime di abusi e maltrattamenti. Perché dalla violenza si può uscire, e nessuna donna deve sentirsi sola.
(g.t.)
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516