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Don Carlo Vinco premiato con il 22° San Martino: una vita al servizio dei più fragili

L’Istituto Assistenza Anziani di Verona riconosce il percorso di impegno umano e professionale del parroco e psicologo, attivo con anziani, malati di AIDS e detenuti

Don Carlo Vinco premiato con il 22° San Martino: una vita al servizio dei più fragili

Foto dell'evento

Una vita spesa per gli altri, un impegno costante accanto ai più fragili della società. È il riconoscimento che l’Istituto Assistenza Anziani di Verona ha voluto attribuire a Don Carlo Vinco, premiato con il 22° Premio San Martino venerdì 28 novembre al Palazzo della Gran Guardia.

Il premio, istituito nel 2004, celebra ogni anno persone o istituzioni che si sono distinte per dedizione e innovazione nella cura e nell’assistenza agli anziani e alle loro famiglie. Don Vinco, parroco e psicologo, si è distinto per un lungo percorso umano e professionale: dalla presidenza della Fondazione Pia Opera Ciccarelli all’impegno con malati di AIDS, fino al ruolo di Garante dei diritti dei detenuti del carcere di Montorio.

«Il Premio San Martino nasce per valorizzare chi dedica la propria vita ai più fragili. Don Carlo Vinco incarna perfettamente questo spirito», ha sottolineato l’avv. Franco Balbi, presidente dell’Istituto. «La sua presenza in ogni ambito che ha attraversato si è sempre contraddistinta per ascolto, attenzione e capacità di innovare».

Nel suo intervento, il Prof. Giuseppe Moretto, presidente del Comitato Scientifico dell’Istituto, ha definito Don Vinco un modello di responsabilità civile e prossimità, capace di coniugare competenza e umanità. Anche il sindaco Damiano Tommasi ha voluto sottolineare l’importanza del suo lavoro, definendolo «anima viva della città», sempre presente nelle situazioni più delicate.

Accogliendo il premio, Don Vinco ha ricordato la sua lunga esperienza con gli anziani: «Non parlavamo più di case di riposo come rifugi, ma di centri servizi per l’anziano, con attenzione alla domiciliarità e alla formazione degli operatori. Abbiamo affrontato il tema dell’Alzheimer quando ancora era poco conosciuto e compreso che ogni persona, anche con demenza, resta persona fino alla fine».

Ha inoltre ricordato l’esperienza con i malati di AIDS, definendola «una lezione di umanità» e il suo ruolo nel carcere di Montorio, dove ogni giorno cerca di restituire dignità e rispetto alle persone detenute.

Nato a Bosco Chiesanuova nel 1953, Don Vinco ha studiato psicologia a Padova e, ordinato sacerdote nel 1983, ha svolto numerosi incarichi parrocchiali e didattici a Verona. Nel 1992 ha fondato l’Associazione “Il Cireneo” per l’assistenza ai malati di AIDS, aprendo anche una casa di accoglienza per malati terminali. Per 15 anni ha guidato la Fondazione Pia Opera Ciccarelli e dal 2021 è Garante dei diritti dei detenuti del carcere di Montorio.

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