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29.11.2025 - 14:00
Foto di repertorio
Dopo la pubblicazione della delibera della giunta comunale di Treviso, avvenuta il 26 novembre, le famiglie e i cittadini si trovano di fronte a un incremento significativo delle tariffe locali, dai parcheggi alle palestre. Gli aumenti, che in alcuni casi arrivano al 100%, rischiano di incidere pesantemente sul bilancio delle famiglie trevigiane.
Tra le misure più contestate c'è la fine della gratuità dei parcheggi durante la pausa pranzo e il contestuale aumento delle tariffe, senza alcuna politica concreta per incentivare l'uso dei mezzi pubblici, le cui corse restano da decenni invariate. L'unica novità, il tentativo di sostituire alcune linee con bus a chiamata, ha invece ridotto l'offerta, aggravando la situazione.
Il confronto con Vicenza, città più popolosa e con maggiore disponibilità di posti negli asili nido, appare impietoso. L'amministrazione Possamai ha infatti ampliato l'offerta di 500 posti e ha ridotto progressivamente le rette del 60%, puntando verso la gratuità del servizio. A Treviso, invece, non ci sono prospettive concrete di nuovi asili e le tariffe aumentano, in un momento in cui il sostegno alla conciliazione tra lavoro e famiglia e la lotta alla denatalità dovrebbero essere priorità concrete.
Infine, il tema dei fondi: l'amministrazione comunale dovrà affrontare la realtà dei tagli previsti dal governo per il 2026, pari a 670 milioni di euro per i Comuni. Resta aperta la domanda se Treviso seguirà l'esempio di Vicenza o continuerà con una politica che aumenta i costi per i cittadini.
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