Studenti senza borsa di studio a Padova: alcuni costretti a lasciare l’università

Decine di giovani, soprattutto internazionali, esclusi dai fondi regionali si confrontano in assemblea: “1957 idonei esclusi, è inaccettabile”

Alessia Scarpa

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29.11.2025 - 15:25

Studenti senza borsa di studio a Padova: alcuni costretti a lasciare l’università

Foto di repertorio

La crisi delle borse di studio a Padova sta mettendo a dura prova centinaia di studenti, in particolare quelli provenienti dall’estero. Venerdì 28 novembre, al Polo di Psicologia, Udu Padova ha organizzato un’assemblea alla quale hanno partecipato decine di ragazzi che pur essendo risultati idonei, non hanno ricevuto alcun sostegno economico a causa della mancanza di fondi. Secondo Matteo Greggio Miola, rappresentante degli studenti nell’Esu di Padova, “1957 studenti idonei esclusi, sono numeri inaccettabili. È assurdo che la nostra regione sia praticamente l’unica in Italia a non riuscire a garantire il diritto allo studio. Dietro questi numeri ci sono persone e famiglie che vedono negato un loro diritto costituzionale”. Molti studenti hanno raccontato storie di grande difficoltà: una studentessa libanese non può ricevere aiuti dai familiari a causa delle restrizioni bancarie, mentre una ragazza indiana rischia di dover interrompere gli studi se a marzo non arriveranno i fondi promessi. Alcuni hanno già lasciato Padova perché impossibilitati a sostenersi senza borsa di studio, con problemi aggravati da permessi di soggiorno lenti e barriere linguistiche che impediscono di lavorare. “Serve umanità su questo tema, non solo discorsi su scadenze e finanziamenti”, aggiunge Marco Nimis, coordinatore di Udu Padova. Gli studenti chiedono risposte concrete e garanzie immediate, sollecitando la nuova giunta regionale e il presidente Stefani a stanziare i fondi necessari per evitare ulteriori esclusioni, mentre le mobilitazioni proseguono in città e in tutta la regione.

La crisi delle borse di studio a Padova sta mettendo a dura prova centinaia di studenti, in particolare quelli provenienti dall’estero. Venerdì 28 novembre, al Polo di Psicologia, Udu Padova ha organizzato un’assemblea alla quale hanno partecipato decine di ragazzi che pur essendo risultati idonei, non hanno ricevuto alcun sostegno economico a causa della mancanza di fondi.

Secondo Matteo Greggio Miola, rappresentante degli studenti nell’Esu di Padova, “1957 studenti idonei esclusi, sono numeri inaccettabili. È assurdo che la nostra regione sia praticamente l’unica in Italia a non riuscire a garantire il diritto allo studio. Dietro questi numeri ci sono persone e famiglie che vedono negato un loro diritto costituzionale”.

Molti studenti hanno raccontato storie di grande difficoltà: una studentessa libanese non può ricevere aiuti dai familiari a causa delle restrizioni bancarie, mentre una ragazza indiana rischia di dover interrompere gli studi se a marzo non arriveranno i fondi promessi. Alcuni hanno già lasciato Padova perché impossibilitati a sostenersi senza borsa di studio, con problemi aggravati da permessi di soggiorno lenti e barriere linguistiche che impediscono di lavorare.

“Serve umanità su questo tema, non solo discorsi su scadenze e finanziamenti”, aggiunge Marco Nimis, coordinatore di Udu Padova. Gli studenti chiedono risposte concrete e garanzie immediate, sollecitando la nuova giunta regionale e il presidente Stefani a stanziare i fondi necessari per evitare ulteriori esclusioni, mentre le mobilitazioni proseguono in città e in tutta la regione.