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Qualità della Vita 2025: Vicenza scivola al 18° posto

Il presidente Nardin: “Un’occasione per rafforzare sviluppo, sicurezza e servizi ai cittadini”

Qualità della Vita 2025: Vicenza scivola al 18° posto

Vicenza

La provincia berica registra un calo nella classifica sulla Qualità della Vita stilata da Il Sole 24 Ore per il 2025, passando dall’8ª posizione dello scorso anno alla 18ª. Nonostante la flessione, Vicenza resta tra le prime venti province italiane, confermando un profilo competitivo e attrattivo.

«Questo risultato ci invita a intensificare gli sforzi per migliorare la vita dei vicentini – commenta il presidente della Provincia, Andrea Nardin –. La discesa in classifica non va interpretata solo come un arretramento, ma come uno stimolo a potenziare politiche di sviluppo, mobilità sostenibile, sicurezza e servizi alla persona. Vicenza ha grandi potenzialità e il nostro obiettivo è valorizzarle, investendo in istruzione, ambiente, cultura e sicurezza. La classifica ci offre una fotografia utile: ora sta a noi trasformarla in un’agenda di azioni concrete per riportare la provincia ai vertici nazionali».

La rilevazione, giunta alla sua 36ª edizione, valuta il benessere delle province italiane sulla base di 90 indicatori suddivisi in sei aree: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia, società e salute, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.

Tra i punti di forza, Vicenza ottiene risultati positivi in Affari e lavoro (19° posto, +23 posizioni) e in Ambiente e servizi (4° posto, +7 posizioni). Più critiche invece le performance in Cultura e tempo libero, con un 68° posto (-34 posizioni), e in Giustizia e sicurezza, dove la provincia si colloca al 45° posto (-23 posizioni). Lieve calo anche in Ricchezza e consumi, 22° posto (-8 posizioni).

A livello di indicatori specifici, Vicenza si distingue per la bassa disoccupazione giovanile (7° posto) e per l’alta quota di export sul Pil (6° posto). Tra i punti di forza ambientali, la qualità della vita per anziani e bambini si attesta rispettivamente al e 10° posto. Tuttavia, il 100° posto nell’indice di salubrità dell’aria pesa sul punteggio complessivo.

Sul fronte Giustizia e sicurezza, la percezione di insicurezza è preoccupante (73° posto), così come la durata dei procedimenti giudiziari (84° posto). Segnale positivo invece per la rappresentanza femminile nelle amministrazioni comunali, cresciuta del 13,1% rispetto al 2024.

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