La Fenice, niente sciopero di Capodanno ma prosegue la protesta contro la nomina di Venezi

Dopo due ore di confronto, l’assemblea conferma la mobilitazione

Stefano Gabbiano

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03.12.2025 - 08:31

Beatrice Venezi

Nessuna interruzione per il tradizionale Concerto di Capodanno della Fenice: l’assemblea dei lavoratori ha deciso di non proclamare scioperi, pur restando compatta nel contestare la nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale del teatro veneziano. Da 71 giorni le maestranze portano avanti la loro protesta, giudicando la scelta del sovrintendente Colabianchi una decisione forzata e priva di trasparenza, percepita come una promozione dovuta più a raccomandazioni che al merito. La posizione è stata ribadita con forza durante la riunione generale a porte chiuse. Il clima all’interno del teatro resta tuttavia molto teso. Molti dipendenti collegano la recente sospensione del welfare aziendale — deliberata dal Consiglio d’Indirizzo della Fondazione nonostante i bilanci in ordine — a una possibile risposta alle contestazioni in corso. Una mossa interpretata da alcuni come una pressione economica nei confronti del personale. Pur escludendo lo sciopero, incluso quello che potrebbe coinvolgere il concerto trasmesso in diretta Rai, i lavoratori assicurano che la mobilitazione proseguirà. Mancano 30 giorni al 1° gennaio, e la volontà è quella di continuare a far sentire la propria voce.

Nessuna interruzione per il tradizionale Concerto di Capodanno della Fenice: l’assemblea dei lavoratori ha deciso di non proclamare scioperi, pur restando compatta nel contestare la nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale del teatro veneziano. Da 71 giorni le maestranze portano avanti la loro protesta, giudicando la scelta del sovrintendente Colabianchi una decisione forzata e priva di trasparenza, percepita come una promozione dovuta più a raccomandazioni che al merito. La posizione è stata ribadita con forza durante la riunione generale a porte chiuse.

Il clima all’interno del teatro resta tuttavia molto teso. Molti dipendenti collegano la recente sospensione del welfare aziendale — deliberata dal Consiglio d’Indirizzo della Fondazione nonostante i bilanci in ordine — a una possibile risposta alle contestazioni in corso. Una mossa interpretata da alcuni come una pressione economica nei confronti del personale.

Pur escludendo lo sciopero, incluso quello che potrebbe coinvolgere il concerto trasmesso in diretta Rai, i lavoratori assicurano che la mobilitazione proseguirà. Mancano 30 giorni al 1° gennaio, e la volontà è quella di continuare a far sentire la propria voce.