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Gestione idrica
04.12.2025 - 14:19
Foto dell'incontro
Si è parlato anche delle ricadute per il Veneto al convegno “Acque e territorio: la pianificazione distrettuale in un clima che cambia”, che si è svolto il 4 dicembre 2025 al Palazzo del Governatore di Parma nell’ambito del VI Meeting LIFE Climax Po. L’iniziativa ha riunito amministrazioni locali, Regioni, enti gestori, cittadini e rappresentanti del mondo produttivo per fare il punto sulla gestione del territorio e delle risorse idriche nel grande bacino del Po, che interessa direttamente anche il Nord-Est.
La mattinata, aperta dai saluti di Andrea Colombo dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (ADBPO), dell’assessore del Comune di Parma Gianluca Borghi e del direttore generale di AIPo Gianluca Zanichelli, ha offerto una fotografia dettagliata dei cambiamenti in corso: meno neve, meno giornate piovose, piogge più violente e periodi prolungati con temperature oltre i 30 gradi. Segnali ormai evidenti anche nei territori veneti affacciati sul sistema del Po e dei suoi affluenti.
Durante gli interventi tecnici, ADBPO — con Andrea Colombo, Fernanda Moroni e Francesco Tornatore — ha spiegato come questi fenomeni stiano guidando la revisione dei Piani distrettuali per il periodo 2027-2033: il Piano di Gestione delle Acque, il Piano del Bilancio Idrico e il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni. Tra i momenti più attesi, la presentazione della nuova valutazione preliminare del rischio alluvioni, approvata nel luglio 2025, che aggiorna l’individuazione delle aree più esposte.
Ampio anche il confronto della tavola rotonda, moderata dal giornalista Andrea Gavazzoli, con la partecipazione del Commissario straordinario per la ricostruzione post-alluvione, Fabrizio Curcio, dei rappresentanti delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto — Angelo Robotto, Immacolata Tolone, Cleto Carlini e Luca Marchesi — oltre a Francesco Vincenzi, presidente di ANBI, e a Vito Belladonna, direttore di ATERSIR.
Più volte è stato richiamato il contributo del progetto europeo LIFE Climax Po, coordinato da ADBPO e portato avanti da venticinque partner, tra cui Regione Emilia-Romagna, Legambiente, ANBI Emilia-Romagna, l’Università di Bologna e Arpae. Dal 2023 il progetto sta sviluppando strumenti e analisi utili a rendere la gestione del territorio e delle risorse idriche più adatta al nuovo scenario climatico, mettendo a disposizione modelli aggiornati e strumenti operativi che supportano chi deve programmare interventi e aggiornare la pianificazione distrettuale. Una base di lavoro rilevante anche per gli enti veneti coinvolti nella gestione del bacino del Po.
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