A Treviso debutta La gatta sul tetto che scotta con la regia di Leonardo Lidi

Dal 11 al 14 dicembre al Teatro Del Monaco torna in scena il celebre dramma di Tennessee Williams

Adamo Chiesa

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04.12.2025 - 14:48

Foto dello spettacolo

Al Teatro Del Monaco si accendono i riflettori su La gatta sul tetto che scotta, il dramma di Tennessee Williams che Leonardo Lidi ha scelto per proseguire la sua personale indagine sulle pieghe dell’animo umano. Lo spettacolo, coprodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e dal Teatro Stabile del Veneto, andrà in scena da giovedì 11 a domenica 14 dicembre, con debutto alle 20.30. Lidi porta sul palco una famiglia intrappolata nelle proprie maschere, un vero e proprio “presepe vivente” dove ciascuno indossa un ruolo che non desidera. La vicenda ruota attorno ai Pollitt, ricchi proprietari terrieri del Sud degli Stati Uniti, riuniti per il compleanno del patriarca Big Daddy. L’uomo, gravemente malato ma ignaro della sua condizione, diventa il centro di tensioni che esplodono nella vasta dimora di famiglia. Tra rivalità, ambizioni e confessioni trattenute, emergono le debolezze dei due figli, Gooper e Brick. Quest’ultimo vive un matrimonio svuotato con Maggie, innamorata e determinata a difendere la propria posizione sociale. È lei a paragonarsi a “una gatta su un tetto che scotta”, sospesa tra paura e tenacia. Brick invece annega nel bere, tormentato dalla morte dell’amico Skipper e dalla difficoltà di guardare in faccia il proprio dolore. Sullo sfondo, Gooper e Mae osservano ogni crepa, pronti a trarne vantaggio nella disputa per l’eredità. Il dramma sfocia in un sottile gioco di verità e finzioni: Maggie arriva a far credere a Big Daddy di aspettare un figlio, nella speranza che l’illusione possa trasformarsi in realtà, mentre la famiglia si sgretola sotto il peso dei non detti. A firmare la regia è Lidi, affiancato da Alba Porto. In scena, Valentina Picello, Fausto Cabra, Orietta Notari, Nicola Pannelli, Giuliana Vigogna, Giordano Agrusta, Riccardo Micheletti, Greta Petronillo e Nicolò Tomassini. La traduzione è di Monica Capuani; scenografie e luci sono curate da Nicolas Bovey, i costumi da Aurora Damanti, mentre il suono è affidato a Claudio Tortorici. Tutte le date saranno fruibili anche da persone sorde, con difficoltà uditive, cieche o ipovedenti grazie a tablet, smart glasses, cuffie, sottotitoli e audiodescrizioni rese disponibili in sala. Venerdì 12 dicembre alle 18 è previsto un momento “A scena aperta” al Teatro La Stanza di Treviso, dove il pubblico potrà dialogare con gli interpreti dello spettacolo.

Al Teatro Del Monaco si accendono i riflettori su La gatta sul tetto che scotta, il dramma di Tennessee Williams che Leonardo Lidi ha scelto per proseguire la sua personale indagine sulle pieghe dell’animo umano. Lo spettacolo, coprodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e dal Teatro Stabile del Veneto, andrà in scena da giovedì 11 a domenica 14 dicembre, con debutto alle 20.30.

Lidi porta sul palco una famiglia intrappolata nelle proprie maschere, un vero e proprio “presepe vivente” dove ciascuno indossa un ruolo che non desidera. La vicenda ruota attorno ai Pollitt, ricchi proprietari terrieri del Sud degli Stati Uniti, riuniti per il compleanno del patriarca Big Daddy. L’uomo, gravemente malato ma ignaro della sua condizione, diventa il centro di tensioni che esplodono nella vasta dimora di famiglia.

Tra rivalità, ambizioni e confessioni trattenute, emergono le debolezze dei due figli, Gooper e Brick. Quest’ultimo vive un matrimonio svuotato con Maggie, innamorata e determinata a difendere la propria posizione sociale. È lei a paragonarsi a “una gatta su un tetto che scotta”, sospesa tra paura e tenacia. Brick invece annega nel bere, tormentato dalla morte dell’amico Skipper e dalla difficoltà di guardare in faccia il proprio dolore. Sullo sfondo, Gooper e Mae osservano ogni crepa, pronti a trarne vantaggio nella disputa per l’eredità.

Il dramma sfocia in un sottile gioco di verità e finzioni: Maggie arriva a far credere a Big Daddy di aspettare un figlio, nella speranza che l’illusione possa trasformarsi in realtà, mentre la famiglia si sgretola sotto il peso dei non detti.

A firmare la regia è Lidi, affiancato da Alba Porto. In scena, Valentina Picello, Fausto Cabra, Orietta Notari, Nicola Pannelli, Giuliana Vigogna, Giordano Agrusta, Riccardo Micheletti, Greta Petronillo e Nicolò Tomassini. La traduzione è di Monica Capuani; scenografie e luci sono curate da Nicolas Bovey, i costumi da Aurora Damanti, mentre il suono è affidato a Claudio Tortorici.

Tutte le date saranno fruibili anche da persone sorde, con difficoltà uditive, cieche o ipovedenti grazie a tablet, smart glasses, cuffie, sottotitoli e audiodescrizioni rese disponibili in sala.

Venerdì 12 dicembre alle 18 è previsto un momento “A scena aperta” al Teatro La Stanza di Treviso, dove il pubblico potrà dialogare con gli interpreti dello spettacolo.