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Sicurezza sul lavoro

Malattie professionali e infortuni in crescita nel Trevigiano, la Cgil denuncia ritardi nei controlli

Secondo la Cgil di Treviso, tra gennaio e luglio 2025 sono stati segnalati oltre 500 casi di malattie e quasi 7.600 infortuni

Sara Pasqualin, segretario generale della Cgil Treviso

Sara Pasqualin, segretario generale della Cgil Treviso

I dati sulle malattie professionali e sugli infortuni nel Trevigiano tra gennaio e luglio 2025 sono considerati preoccupanti dalla Cgil di Treviso. Sono state denunciate 518 malattie professionali e 7.579 infortuni, numeri che, secondo il sindacato, mostrano un peggioramento rispetto agli ultimi cinque anni.

Sara Pasqualin, segretario generale della Cgil trevigiana, sottolinea come il sistema produttivo e gli organi preposti ai controlli non garantiscano una tutela efficace della salute e della sicurezza dei lavoratori. “I passi indietro fatti negli ultimi anni in tema di sicurezza sono drammaticamente evidenti – spiega Pasqualin – nonostante la continua battaglia del sindacato dentro e fuori i luoghi di lavoro”.

Tra i comparti più colpiti, il settore metalmeccanico risulta particolarmente a rischio. Secondo la Cgil, l’uso quotidiano dei macchinari non solo comporta pericoli immediati, ma può anche provocare patologie che compromettono la salute fisica dei lavoratori.

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