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Padova, città “maglia nera” del cemento: Coldiretti lancia l’allarme sul suolo

Oltre il 50% del territorio comunale cementificato, rischio idrogeologico e perdita di terreni fertili: la richiesta di una legge urgente e più verde in città

Padova, città “maglia nera” del cemento: Coldiretti lancia l’allarme sul suolo

Foto di repertorio

Padova detiene il primato nazionale del consumo di suolo: oltre la metà del suo territorio è ormai coperta da cemento, con gravi conseguenze per la sicurezza idrogeologica e per la disponibilità di terreni agricoli. È quanto denuncia Coldiretti in occasione della Giornata mondiale del suolo, evidenziando come il fenomeno non accenni a diminuire e che nel 2024 sono andati persi ulteriori 116 ettari, portando a quasi 40mila ettari le superfici artificiali in provincia.

Secondo Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova, l’espansione urbana continua a ostacolare l’assorbimento delle acque piovane, aumentando il rischio di allagamenti e smottamenti. Ha inoltre sottolineato che la situazione è aggravata dai cambiamenti climatici, con eventi meteorologici sempre più estremi e imprevedibili.

Coldiretti ha spiegato che la soluzione passa da un doppio fronte: da un lato l’approvazione urgente della legge sul consumo di suolo ancora bloccata in Parlamento, dall’altro l’incremento delle aree verdi nelle città. Ha precisato che attualmente solo il 2,9% dei territori comunali è coperto da parchi e giardini, e che gli alberi urbani sono fondamentali per la salute fisica e mentale, per la biodiversità e per la riduzione delle emissioni di CO₂.

Infine, il report Coldiretti/Censis 2025 mostra che il 78% degli italiani considera l’agricoltura uno strumento essenziale per prevenire il dissesto idrogeologico e tutelare il paesaggio.

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